E’ uscito il 6 settembre in libreria (ed. Salanidal) il nuovo capolavoro di Barbara Bellomo, una giallista sopraffina, professoressa dalla penna brillante che ha saputo mescolare in forma avvincente storia antica e indagini contemporanee, una scrittrice che è riuscita a dar vita a un personaggio femminile. La trama è avvincente e il libro si legge tutto d’un fiato. La protagonista è la giovane archeologa siciliana Isabella De Clio. Per lei il lavoro è sempre stato tutto. Ma adesso sta cominciando a non bastarle più. La solitudine può diventare pesante, soprattutto se non si riesce a scordare chi un giorno ti ha rubato il cuore. Per fortuna un nuovo mistero è pronto a farle dimenticare la sua situazione sentimentale: una recente scoperta di papiri attribuibili ad Archimede, rinvenuti durante degli scavi, la spinge ad avvicinarsi all’importante codex rescriptus di età medievale, ritenuto per molto tempo solo un libro di preghiere che nasconde però molte sorprese. Isabella si troverà così a dover districare un intreccio che interseca passato e presente: da un lato il famoso scienziato impegnato alla difesa di Siracusa sotto l’assedio dei Romani, guidati dal console Claudio Marcello, dall’altro un tesoro dal valore inestimabile, morti misteriose e intrighi molto più grandi di lei. Sarà proprio grazie a questa nuova, azzardata, indagine, però, che Isabella scoprirà di non essere poi sola come credeva.

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