Dopo un 2021 d’oro sembra che quest’anno la dea bendata abbia deciso di prendere di mira il povero Alessio Rossano Bellan, al secondo zero stagionale nel Campionato Italiano Rally Asfalto dopo quello già incassato sull’Isola d’Elba.

Il pilota di Taglio di Po era di scena, lo scorso fine settimana, al Rally della Marca e quanto accaduto inizia a far pensare che questa stagione sia destinata ad un decollo in ritardo.

Allo scattare del primo semaforo verde, Venerdì pomeriggio sulla “San Lorenzo”, il portacolori di AB Motorsport, in coppia con Silvia Croce sulla Peugeot 208 Rally 4 di Baldon Rally, partiva con il piede giusto, firmando il quinto tempo in classe Rally 4, a ridosso del podio provvisorio.

Al calare del buio, sulla seconda tornata, per il polesano ritornava a galla qualche fantasma del recente passato e, con una condotta prudente, la frazione veniva archiviata con un buon sesto tempo al controllo stop, quinto con un gap di una decina di secondi dal terzo di classe.

Le ostilità sportive si riaprivano, al Sabato seguente, sulla “Monte Tomba” ed il tagliolese, poco dopo l’iconica inversione sinistra, iniziava a lamentare un progressivo indurimento dello sterzo.

Con l’idroguida che lo stava abbandonando i tanti tornati e lo stretto a scendere gli rendevano la vita non poco dura ma nonostante il cronometro gli avesse dato ragione, quarto tempo in prova e stessa posizione nella classifica di Rally 4, Bellan decideva di deporre le proprie armi.

“Se lo scorso anno è stato d’oro quest’anno la sfortuna ci vede benissimo” – racconta Bellan – “e non ci possiamo fare nulla. Venerdì siamo partiti bene ma sulla prova di notte, visti i ricordi dell’Elba, abbiamo preferito andare molto cauti. Al Sabato, sul Tomba, stava andando tutto bene, fino all’inversione. Sui primi tornanti a scendere ho iniziato a sentire lo sterzo duro e, dove riuscivo, giravo con il freno a mano mentre sullo stretto facevo tanta fatica. Arrivati a fine prova credevo di essere ultimo ed invece, con sorpresa, eravamo passati al quarto posto. Abbiamo chiamato subito Alessandro e, visto che il Cesen era di oltre ventuno chilometri, non me la sono sentita di continuare. Visto quello che ci è successo all’Elba, con l’uscita di strada causata da gomme che erano inspiegabilmente finite sulle tele, non volevo giocare d’azzardo. A quel punto ho preferito parcheggiare, sapendo di poter marcare un secondo zero in campionato. Tutte le macchine di Baldon Rally non si fermano quasi mai e questa idroguida era praticamente nuova. Sono io che quest’anno ho una bella dose di sfortuna. Siamo una squadra unita e forte, Alessandro ha la mia massima fiducia e con Silvia il feeling continua a crescere.”

Uno zero nel terzo atto del CIRA, valevole anche a massimo coefficiente per la Coppa Rally ACI Sport di zona tre, che potrebbe anche spingere Bellan verso nuovi ed ambiziosi orizzonti.

“L’idea è quella di andare avanti con il CIRA comunque” – sottolinea Bellan – “perchè non mi piace lasciare le cose a metà anche se devo ammettere che il Roma Capitale mi fa parecchia gola. Nei prossimi giorni valuteremo, assieme ad Alessandro ed a Silvia, quale sarà il nostro futuro. Qualunque strada prenderemo la nostra squadra non cambierà di una virgola.”

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