Antonello Ricci
Antonello Ricci

Dopo un weekend di meritato riposo, gli apprendisti narratori di comunità tornano in pista per il quarto modulo del master DIBAF dell’Università degli studi della Tuscia. Banda del racconto in cabina di regia. Le attività si svolgeranno (come di consueto) parte indoor parte itinerando per i suggestivi paesaggi della Tuscia, da venerdì 24 a domenica 26 marzo.
Venerdì, a partire dalle 15.00 e per tutto il pomeriggio, nella consueta cornice dell’aula blu di Agraria, lezione frontale con una “introduzione ai paesaggi agroforestali”. L’ennesima variazione-esplorazione sul denso tema del paesaggio quale soggetto multiverso è affidata a Rita Biasi, docente in Viticoltura, Sistemi agrari nonché Pianificazione e progettazione del paesaggio a cavaliere tra Unitus e La Sapienza di Roma.
Per la giornata di sabato 25 invece (sempre in aula blu; mattina a partire dalle 9, con ripresa nel pomeriggio dalle 14 alle 18) salgono in cattedra gli uomini e le donne di Banda del racconto. Tema: “Leggere un paesaggio, disegnare una mappa, raccontare una storia: esperienze di lettura e disegno di mappe”. Protagonista il pianificatore territoriale e performer Alfonso Prota. Al suo fianco due “bandite” storiche, Michela Benedetti e Sara Grimaldi insieme con la psicoterapeuta e psicologa analista Elena Liotta. Così Alfonso Prota sintetizza lo spirito del proprio intervento: “Il paesaggio è una parte di universo nella quale avvengono processi, il paesaggio si evolve o è mantenuto, è un dominio complesso, caratterizzato da un grande numero di elementi, una rete di relazioni, una storia, spiccate capacità creative, auto organizzative e di innovazione. Il racconto è paesaggio. Il paesaggio è racconto, fatto di miti, segni, linguaggi, energie e materie”.
Domenica 26 infine, con appuntamento alle ore 9.00, apprendiste e apprendisti narratori, accompagnati e guidati da uomini e donne di Banda del racconto, si recheranno per una sessione di lavoro en plein air presso il pittoresco insediamento rupestre di Montecasoli, da cui si gode una veduta di rara bellezza del borgo di Bomarzo e (dabbasso) della valle del Bosco sacro. Il loro compito: disegnare, elaborare e discutere, direttamente in situ, forme di restituzione pubblica del patrimonio narrativo raccolto. La speciale lezione peripatetica si concluderà nella sala consiliare del Comune di Bomarzo (al quale vanno i sentiti ringraziamenti di Unitus e Banda del racconto). Chi volesse unirsi al gruppo sarà il benvenuto.
Anticipazione. Per il quinto modulo, che si terrà nel fine-settimana successivo e che sarà consacrato a fonti orali, poesia dialettale e arte contemporanea, il Master per “Narratori di comunità” sta già perfezionando nuove sorprese.

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