Una crociata quasi impossibile da vincere ma non per questo poco avvincente, quella che vede protagonista Luca Frare nel Campionato Italiano Rally Terra.

Il pilota di Valdobbiadene, impegnato nella massima serie nazionale per gli amanti delle strade bianche, era ben consapevole che mettersi al volante di una Peugeot 208 R2, resa competitiva dalle amorevoli cure di La Marca Racing, contro la sorella minore in versione Rally 4, dotata di un motore sovralimentato, sarebbe stata un’impresa ardua, confermata pure al Rally Adriatico.

Il portacolori di Rally Team, affiancato per l’occasione da Sara Montavoci alle note, affrontava il primo giro sulle tre speciali, in programma la scorsa Domenica, lamentando una scelta errata di gomme che lo portava ad entrare nella top ten di classe soltanto sulla “Montalto Tarugo”.

“Al mattino siamo partiti con delle gomme troppo morbide” – racconta Frare – “ed abbiamo fatto molta fatica. In più ci si è messo il freno a mano a fare le bizze e questo ci ha rallentato.”

Il secondo passaggio vedeva un leggero miglioramento nel passo di Frare, il quale riusciva ad accedere ai migliori dieci di Rally 4 e rimanervi con costanza, pur pagando dazio verso le turbo.

“Sulla ripetizione delle prove qualcosina abbiamo migliorato” – sottolinea Frare – “ma, purtroppo, con un’aspirata contro le turbo si può fare ben poco. Già sull’asfalto le nuove Rally 4 volano, rispetto alle vecchie R2, figuriamoci sulla terra dove la trazione è determinante.”

La terza tornata vedeva il portabandiera della scuderia di Rosà mettere nel mirino l’ottava piazza, distante una decina scarsa di secondi, ed al via del tratto cronometrato conclusivo il gap si era già ridotto a soli 2”4, prima di un fatale errore che chiudeva definitivamente la partita con Frare che archiviava la pratica marchigiana con il nono di Rally 4, decimo di RC4N.

“Sugli ultimi passaggi potevamo recuperare una posizione” – aggiunge Frare – “ma, sull’ultima speciale, abbiamo commesso un errore e siamo finiti in un fosso. Avremo perso circa un minuto ma, fortunatamente, siamo riusciti a ripartire e ad arrivare alla fine. Abbiamo fatto qualche bel tempo ma con l’aspirata è impossibile stare davanti alle turbo. Sul veloce pagavamo un pochino di meno ma sulle ripartenze siamo tanto penalizzati. La vettura è stata impeccabile, a parte la svista del freno a mano per una bolla d’aria nell’impianto. I ragazzi di La Marca Racing sono stati favolosi, Bubi ed i suoi hanno dato il massimo. Ci siamo divertiti tantissimo, prove veramente belle. Sono sempre stato fortunato con i navigatori, trovandone di bravi e professionali. Bravissima anche Sara e si meriterebbe di salire sempre più in alto.”

Una nona piazza che si traduce nei primi punti per un tricolore terra che vede Frare entrare al quattordicesimo posto della classifica provvisoria riservata alle vetture di classe Rally 4.

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