Serie A
Serie A

Siamo superiori e per nulla banali per cui soprassediamo sull’acqua spruzzata ai panchinari, sugli sgambetti e sui dispettucci da ragazzini delle elementari. Dunque, volendo parlare della Roma questa settimana diremo che ha pareggiato a reti bianche contro l’Astra Giurgiu, e se vogliamo fare altrettanto della Lazio diremo che Simone Inzaghi ha preparato la sfida di sabato contro la Sampdoria. Delle squalifiche non c’interessa, che qui siamo vessati da gabelle e accerchiati da Equitalia, ma pare che il problema degli italiani sia legato solo alle decisioni del giudice sportivo. E’ proprio vero, se scoppiasse una guerra qui da noi, nel Belpaese, chiederemmo il coprifuoco per vedere le partite…
Da un derby all’altro, c’è quello della Mole, Juventus-Torino, i granata schierano il tridente pesante e i bianconeri ritrovano Dybala, che parte dalla panchina, il bel gioco e le puerilità stile capitolino dovrebbero non far parte dello spettacolo.

Dunque, dunque, dunque, domenica all’ora del cacio sui maccheroni si gioca Cagliari-Napoli, la speranza isolana è che il partenopeo Marco Borriello diventi core ingrato, magari confidando nella stanchezza della squadra di Sarri, ubriaca di felicità dopo la storica qualificazione Champions. Poi, a proposito di Cagliari, c’è l’ex presidente Massimo Cellino sotto la luce dei riflettori: è stato squalificato 18 mesi nella perfida Albione per aver violato le norme sui trasferimenti.
Il referendum ha mandato a casa Matteo Renzi, che non girerà almeno per il momento l’Italia in lungo e in largo come aveva fatto negli ultimi tempi. Rifiatano ovunque, tranne che a Firenze, dove l’ex premier alloggia, mentre lui assicura che giocherà alla Playstation con i figli. Cerchio, quadrato e triangolo, X, R1, R2… speriamo non faccia sconquassi col joypad. Lunedi consegneranno a Cristiano Ronaldo il Pallone d’Oro numero quattro, ma dalla Costa Azzurra Mario Balotelli fa sapere che lo avrebbe meritato lui, qui ci viene il sospetto che noi seguiamo uno sport diverso rispetto a quello che pratica lui.

Chiusura di sipario dedicata stavolta a Crotone-Pescara, sfida salvezza senza eguali. I padroni di casa hanno sei punti, gli abruzzesi 8: se unissero le forze e i punti che hanno fin qui incanerato, arriverebbero a quota 14. Ma sarebbero terzultimi, e dunque retrocederebbero insieme a Empoli e Palermo. Strani davvero, i numeri dell’italico calcio. (Ma. Mor.)

Articolo precedenteCalcio, BetFlag, Torino-Juve l’X moltiplica per 3,50
Prossimo articoloGiò Volley, con Volleyrò scontro ad alta quota