di Efisio Collu
Pare si divertano a far legna Lazio e Roma, che dividono la posta al termine del derby numero 151 dopo aver colpito sei volte i pali, quattro volte i biancocelesti, due i romanisti. La sfida è bella, aperta, piace perfino a chi non s’interessa di stracittadine e ai totali c’è perfino da dire che c’è stata meno acredine rispetto a tanti derby del passato. In realtà la Lazio segna pure il gol vittoria nel tempo di recupero, a Lazzari si strozza in gola l’urlo del gol quando l’arbitro, senza l’ausilio del Var, scova nell’immediatezza una magagna. Il campionato dice ancora Juventus, che vince sul Napoli col punteggio messicano, 4-3, dopo aver comunque patito la rimonta degli ancelottiani, da 3-0 a 3-3 nell’arco di pochi minuti. L’autogol un attimo prima del triplice fischio stoppa la gioia napoletana, ma come si dice in questi casi, il campionato è ancora lungo. Cresce il Bologna, che guidato dal convalescente Mihajlovic vince di misura su una Spal che non sembra comunque squadra in linea a quella di un campionato fa. Per 1-0 vince anche il Milan, contro un Brescia che nonostante il ko fa vagheggiare un futuro importante e mette in mostra due assi come Tonali e Bisoli, per tacere di Sabelli, difensore che meriterebbe l’azzurro. Ad affiancare i campioni d’Italia in vetta alla classifica si accomodano per ora Inter e Torino, che hanno vinto in casa di Cagliari e Atalanta, mentre va aggiunto che in trasferta hanno vinto anche il Parma a Udine e il Verona a Lecce. A salvare l’onore di chi giocava in casa ci hanno pensato il Genoa e il Sassuolo, che hanno avuto la meglio su Fiorentina e Sassuolo. Il campionato si ferma, spazio alla nazionale.

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