Dybala e Higuain
Dybala e Higuain

di Pietro Paolo Dorigo
Succede che a volte i sogni diventano realtà e che Dybala, chiamato a sostituire il re dei palloni d’oro Cristiano Ronaldo, segni il gol del successo contro il Milan. Succede che a volte l’ultimo arrivato in casa Inter, il sardo Barella, riesca a togliere le castagne dal fuoco a Conte e gli regali il gol del sorpasso ai danni del Verona così da ridare verve a un campionato che altrimenti, quest’anno a metà novembre, già avrebbe il solito proprietario, manco a dirlo la Juventus. Succede che nella settimana del settantacinquesimo compleanno di Gigi Riva il Cagliari regali a Rombo di tuono un successo straordinario ai danni della Fiorentina (5-2) e a veder la classifica, coi sardi terzi della classe, pare d’esser tornati negli anni Settanta. Succede anche che la premiata ditta Correa-Immobile riesca regalare al popolo laziale un successo importante ai danni del Lecce (4-2) e che pure l’ultracentenario club biancoceleste si possa trovare in zona Champions. Così, mentre l’Atalanta si areni  nelle sabbie sampdoriane gestite dal testaccino Ranieri e il Napoli viva il peggior momento della gestione De Laurentiis, con la squadra ferma sullo zero a zero dal Genoa, in casa, e i tifosi a fischiar tutti, il football sembra avere una dimensione stavolta. Una dimensione che ridimensiona anche la Roma, sconfitta a Parma dove è mancato solo il gol dell’ex Gervinho per trasformare una sconfitta in una tragedia. Il campionato è questo, prendere o lasciare.

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