di Efisio Collu
L’anno solare si chiude come era iniziato, nel segno della Juventus, che gira la boa a quota 53 punti, roba che molte squadre neanche raggiungeranno la stessa altezza a fine campionato. Polemiche legate al Var a parte, la Vecchia Signora è un caterpillar, nulla da eccepire, mentre a Napoli si mordono le mani, visto e considerato che il passo della squadra di Carlo Ancelotti è anch’esso da primato, peccato solo che partecipino anche gli juventini. I campani battono 3-2 il Bologna, i felsinei giocano comunque bene e Pippo Inzaghi salva la panchina. Rimonta in classifica la Roma, che s’avvicina alla zona aristocratica sbancando il Tardini, campo di conquista per i giallorossi. La Lazio non va d’accordo col Var, se c’è il fallo da rigore del Torino, col penalty poi assegnato e griffato da Belotti, ce ne dovrebbero essere un paio anche per la squadra di Simone Inzaghi. E’ roboante il successo esterno dell’Atalanta, che rifila un set al Sassuolo, finisce 6-2 per gli orobici e via andare, la squadra di Gasperini può puntare davvero alla zona Champions, con buona pace del Milan, che procede a passettini piccoli piccoli e si esalta per il successo sulla Spal, quintultima della classe, e dell’Inter, che sbanca Empoli, con la squadra quartultima in classifica. Pari e patta fra Genoa e Fiorentina, primi punti pesanti del Chievo, che vince ai danni del Frosinone, Cragno salva il Cagliari da un’imbarcata che sarebbe stata memorabile a Udine. Propositi per il 2019. Meno chiacchiere a bordo campo, più fatti, meno veline – facciano le sfilate e non parlino di pallone – e più sale in zucca per evitare che la violenza buchi sempre il pallone con un serramanico.

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