Tre impianti sportivi comunali verranno riqualificati e altri tre progetti sono in fase di valutazione, grazie alla partecipazione del Campidoglio al bando ‘Sport e inclusione sociale’ del PNRR che ha destinato 22,5 milioni di euro a Roma.

A presentare l’intervento, che andrà ad agire su quasi metà dei 14 impianti comunali abbandonati nella Capitale, sono stati oggi in Campidoglio il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore a Sport, Turismo e Grandi eventi, Alessandro Onorato. Secondo il programma esposto, i progetti verranno aggiudicati entro il 31 marzo 2023, mentre i lavori dovranno terminare entro il 31 gennaio 2026.

Oggi, ha detto Gualtieri, “presentiamo un altro importante tassello della nostra azione amministrativa. Grazie alla proficua interlocuzione con il Governo presentiamo tre progetti finanziati, più altri complementari che riteniamo ragionevolmente di poter vedere finanziati, che vanno nella direzione di dotare finalmente la città di un’impiantistica sportiva adeguata, quando oggi siamo di fronte a una situazione molto critica perché su 119 impianti comunali ce ne sono ben 14 completamente abbandonati, con un costo sociale causato dagli impianti chiusi e in più un costo pubblico per la guardiania che pesa per 1.260.000 euro solo nel periodo da ottobre 2021 a dicembre 2022”.

I progetti, per un totale di 28 milioni di euro compresi i lavori di progettazione, ha spiegato Gualtieri, “sono stati selezionati nel quadro di una strategia più ampia che riguarda tutti gli impianti abbandonati, e sono stati individuati e divisi in 3 cluster.”

E qui arriva la novità per la zona di Colli d’Oro a Labaro. Gualtieri ha infatti annunciato che “Il primo cluster prevede 14.620.000 euro per la realizzazione di un palazzetto indoor di 3.700 metri quadri per oltre 1.500 spettatori a Parco Colli d’Oro, con 2.800 metri quadri di spazi sportivi outdoor e 60mila di parco pubblico”. Una ipotesi che dovrebbe quindi consentire di scrivere la parola fine alla vicenda dell’eco-mostro.

Articolo precedenteValsugana Historic Rally, sorriso a metà per Simone Bonini
Prossimo articoloRally Valli Ossolane, l’esperienza di Vittorio Ceccato