Guelfi Firenze
Guelfi Firenze

La difesa si sta rivelando sempre più uno dei fattori chiave di quest’annata dei Guelfi Firenze, la prima nel massimo campionato italiano di football americano. La formazione toscana si trova attualmente terza nella statistica sulla difesa dei lanci e grandi meriti vanno attribuiti sia agli uomini di linea, che mettono sotto costante pressione il quarterback avversario non concedendogli mai il giusto tempo per scegliere al meglio il bersaglio più adatto e calibrare alla perfezione il passaggio sia ad una secondaria cresciuta tantissimo nelle ultime partite e che adesso è in grado di seguire i wide receivers degli attacchi avversari come se fossero le ombre di questi ultimi. Proprio in questa seconda categoria di ruolo rientra Marco Fanni, cornerback dei gigliati che sta vivendo un periodo di forma davvero esaltante con sole 3 yards concesse al ricevitore americano delle Aquile Ferrara, Tyler McCulloch, e con un’altra prestazione di un’efficienza spaventosa nell’ultima uscita contro i Lazio Marines, la stessa squadra che all’andata aveva inferto 56 punti alla formazione difensiva coordinata da Leonardo “Zio” Gabriele. Per capire i segreti di questa ascesa del reparto che “vince le partite”, tanto per usare una parte dell’inflazionata citazione di Coach Vince Lombardi, abbiamo parlato proprio con il numero 23, che ci ha spiegato un paio di cose sul com’è affrontare gli attacchi alla ricerca di un pallone che vola in aria in favore di chi devi contenere.

Un giovane guelfo che sta facendo già molta strada all’interno del team.
“Sì, è vero che sono giovane, ma avendo mosso i miei primi passi nella giovanile ho già acquisito un bagaglio di esperienza maggiore rispetto ad alcuni compagni più datati e ho avuto a disposizione un tempo più lungo per acquisire alcune nozioni importanti per giocare a football americano. Il fattore età, dunque, non è il solo aspetto da prendere in considerazione durante questa riflessione. Tornando alla stagione attuale dico che sono molto felice per come sta andando”.

Le ultime due partite sono state fantastiche, il ricevitore americano delle Aquile Ferrara è stato annullato anche grazie alle tue coperture e contro i Lazio Marines vi siete ripetuti con una prestazione di grande spessore da parte di tutto il reparto della secondaria.
“Sia contro i Lazio Marines che contro le Aquile Ferrara i meriti sono da estendere a tutta la difesa e non solo ad un soggetto. Contro gli estensi non abbiamo mai lasciato un cornerback solo contro Tyler McCulloch, ma abbiamo giocato l’uno per l’altro, facendo tanti raddoppi grazie alla mobilitò di Kyle Griffin, la nostra free safety ex Northern Colorado Bears. Di conseguenza siamo riusciti a fare un bel lavoro coprendo i wide receivers, facendo infastidire i quarterbacks e recuperando anche qualche ovale con gli intercetti”.

Non sei solo un giocatore di football americano, ma anche un allenatore in quanto ti prendi cura delle Under dei Guelfi Firenze. Come stanno andando queste giovani leve?
“Le giovanili si stanno comportando molto bene. Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato nazionale riservato agli U13 e poche settimane fa siamo scesi nuovamente in campo per lo ‘Spring Bowl U16’ tenutosi proprio qui al Guelfi Sport Center. In tale occasione ci siamo piazzati secondi, raccogliendo delle indicazioni molto positive visto che la squadra messa in campo era fra le più giovani ed era stata assemblata coinvolgendo anche qualche U13. Fra alcuni mesi inizieranno anche i campionati e l’obiettivo della società è quello di prendere parte sia al torneo U13 che alla competizione riservata agli U16, ma avremo bisogno di qualche nuova recluta per poter portare avanti questo ambizioso progetto visto che il numero dei giocatori è un po’ troppo ristretto al momento per poter affrontare con la giusta dose di tranquillità il doppio impegno”.

Cosa hai provato dopo il merit che ti hanno assegnato contro le Aquile Ferrara, a cui ha fatto seguito la vittoria nel sondaggio per l’MVP ed il successivo merit assegnato a tutta la difesa contro i Lazio Marines?
“Sono felice perché inizialmente non stavamo andando molto bene e adesso, a distanza di qualche partita, abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti a livello di tutto il reparto, al quale si sono aggiunti quelli a livello personale. Ci sentiamo ripagati per gli sforzi profusi nelle ultime settimane, ci siamo impegnati a fondo per migliorare. Sono molto orgoglioso sia del reparto che dei miei sforzi personali”.

Una curiosità: stai giocando molto bene, ma sei più basso rispetto alla media dei cornerbacks di Prima Divisione. Qual è il tuo segreto?
“Nessun segreto, solo tanto allenamento al di fuori del campo. Mi concentro molto sulla cura del mio fisico in palestra e quindi, dove non arrivo con il braccio, riesco a recuperare centimetri con un ottimo stacco. Inoltre il fisico non è tutto, serve anche il giusto posizionamento tattico per aumentare la propria efficacia nella difesa sui lanci”. (fonte Guelfi Firenze)

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