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Giovanni Stroppa

L’ex centrocampista della Lazio, Giovanni Stroppa, raggiunto dai microfoni di Radiosei nella trasmissione ‘Vetrina biancoceleste’, ha analizzato il difficile momento della squadra di Pioli: «Soprattutto all’inizio ha faticato nel mettere insieme la squadra, sono mancati alcuni giocatori che l’anno scorso hanno fatto la differenza. È sicuramente più facile imporre la propria idea quando elementi così importanti sono in forma. La scorsa stagione ha esaltato proprio la qualità dei singoli e la squadra otteneva sempre i risultati attraverso il gioco. Ora le formazioni sono più agguerrite e ogni punto vale oro. Andare a Frosinone, nonostante le differenze tecniche, non è perciò facile».

Il piazzamento dell’ultima annata aveva creato grandi aspettative: «Non sembra la squadra dell’anno scorso. Da fuori non è facile dare giudizi, ma le aspettative sui singoli, le pressioni e forse anche una mancanza di umiltà possono influire sul rendimento complessivo. Il campionato della scorsa stagione è stato straordinario, ma bisogna vedere a questo punto se è stato sopra le righe. Al di là delle aspettative comunque, in qualsiasi società, dopo un terzo posto il confronto è con quel piazzamento e diventa difficile confermarsi. Il tifoso, lo sportivo si aspettava un’annata su quei livelli. Anche la competitività è aumentata». Sono risultate in flessione le prestazione dei ‘big’: «L’involuzione di un giocatore come Candreva non me la spiego. È, per qualità fisiche e tecniche, tra i più talentuosi del nostro campionato. Un giocatore di livello internazionale che forse si è caricato troppo delle pressioni della squadra e comunque è nel pieno della maturità ed ha tutte le carte in regola per venirne fuori». Particolare anche la parabola di Felipe Anderson: “L’anno scorso era un fenomeno, tra i calciatori più importanti a livello mondiale. Ora è veramente strano non vedergli addirittura saltare più l’uomo. Sembra un altro giocatore. L’idea di Pioli non è cambiata, ma se manca l’apporto di elementi simili diventa difficile». In chiusura un riferimento alla gara con il Galatasaray: «Può cambiare tante cose, creando entusiasmo. Non è ancora tempo di bilanci, bisogna continuare a lavorare per cambiare il trend».

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