Ungheria–Polonia e Portogallo–Slovacchia stamane a Brescia si contenderanno l’accesso alla finale del 12ª edizione del campionato Europeo di Futsal per sacerdoti, organizzato nella Città della Leonessa dal Csi Brescia. Nelle gare di apertura martedì scorso non ce l’ha fatta a qualificarsi il quintetto azzurro che ha pagato l’open match perso 2–0 contro i preti lusitani, campioni in carica. L’Italia in clergy è stata eliminata dal podio per la peggior differenza reti, con Portogallo ed Ungheria (entrambe in corsa per le medaglie) ed a nulla sono valse la sudatissima vittoria per 1 a 0 contro la compagine magiara ed il secco 3 a 0 ottenuto con il Kazakistan. Primo posto nell’altro girone per i Bosniaci, seguiti da una sorprendete Romania, dall’Albania e del Montenegro. Sedici squadre continentali, 280 preti europei in campo per fare gol ed evangelizzare attraverso lo sport, una disciplina, il calcio a 5, molto diffusa ad ogni latitudine nel continente. L’Italia nel primo pomeriggio sul campo bresciano di San Filippo giocherà con la Bielorussia per il nono posto, mentre alle 16 sempre sullo stesso impianto è in programma la finale per l’oro. Assai suggestiva la Santa Messa in apertura della manifestazione, presso la chiesa di San Giacinto. Dall’altare Mons.

Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza è già direttore dell’Ufficio Pastorale sportivo della Cei, ha salutato i presbiteri calciatori ricordando loro che un sacerdote può arricchire spiritualmente lo sport. «Se lo sport ci fa correre significa che dobbiamo anche noi dare al nostro apostolato una certa vivacità – ha detto Mons. Mazza – essere sportivi è una fortuna perché ci fa essere dei giocatori non solo di calcio, ma giocatori di Dio».

Articolo precedenteSci, domenica 11 febbraio il decennale a Campo Felice
Prossimo articoloPallanuoto, 3T Frascati Sporting Village, Manca: “L’under 15 nazionale? Ottimo inizio”