Una partita per non dimenticare Sara, un evento per dire basta alla violenza sulle donne e combattere il femminicidio. Attraverso lo sport e una partita di calcio si vuole mandare un messaggio importante, dare #uncalcioallaviolenza contro le donne, questo il match tra la Nazionale magistrati e l’Associazione Italiana Calciatori e Nazionale cantanti e attori promosso a Roma dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre il prossimo 25 novembre. Una partita di calcio “per i diritti”, per ribadire il no a ogni tipo di maltrattamento e discriminazione e ricordare Sara Di Pietrantonio, la studentessa romana uccisa dall’ex fidanzato la notte del 29 maggio 2016. È stato lanciato così un messaggio #sbloccailcoraggio.

A scendere in campo nel centro sportivo Longarina, alla Totti Soccer School, è stato Francesco Totti, che ha prima parlato durante la conferenza stampa al fianco della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio,Maria Elena Boschi, e poi ha dato il calcio d’inizio. “Voglio ringraziare tutti i presenti e le autorità per questa giornata bellissima nella speranza che non ci siano più episodi di violenza sulla donne. Mi riallaccio alla mamma di Sara: sono episodi assurdi, surreali. Bisogna aiutare le donne come gli uomini, siamo tutti uguali e dobbiamo andare tutti dalla stessa parte. Noi daremo il massimo affinchè le cose cambino, la vita è una e bisogna godersela fino in fondo. L’augurio è che da oggi si possa cambiare. Il mio appello è un appello sentito per riuscire a cambiare la mentalità di queste persone”.

Una partita, ha affermato la stessa Maria Elena Boschi, che vuole “rappresentare un impegno corale per dire mai più altre vittime, mai più altre storie come quella di Sara. Un impegno contro la violenza e la discriminazione che deve vedere uniti uomini e donne”. In tribuna tanti studenti delle scuole del territorio. “Le scuole di Roma hanno lavorato a progetti sulle pari opportunità, gli studenti arrivano perciò a questa partita preparati su questi temi. Una partita che vuole ricordare Sara e tutte le donne. Un impegno per dire mai più vittime di violenza che deve vedere uniti uomini e donne”.

E’ importante che i ragazzi siano sensibilizzati contro la violenza sulle donne”, ha detto la mamma di Sara, Concetta Raccuia. “Alle ragazze dico di confidarsi con le mamme. Sara non aveva trovato la forza di parlare con me, non si era resa conto di quello che andava ad affrontare”. Alle mamme l’invito a percepire “certe sfumature”: “anche i più piccoli segnali” di pericolo “vanno percepiti subito”.

Al tavolo anche Perrotta, in rappresentanza dell’Aic e Angelo Peruzzi. “Il sistema calcio può fare tanto perché parte tutto dal rispetto: valore che può essere trasferito nella vita di tutti i giorni”, ha affermato lo stesso Perrotta.

Alcuni studenti hanno portato in campo uno striscione con scritto “siamo tutti Sara”. Bello anche il momento dell’inno d’Italia eseguito dagli studenti dell’Istituto di via Mar Rosso di Ostia e da quelli dell’Istituto Petrassi di Roma con il coro delle mani bianche (interpretazione per i sordo muti). Tra il primo e il secondo tempo sono state lette delle poesie, poi consegnate alla mamma di Sara.
Alla fine una targa è stata consegnata al Presidente della Totti Soccer School, Riccardo Totti, che ha fatto gli onori di casa.

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