Il trittico di partite che separano gli Estra Guelfi Firenze dal termine della regular season inizia con la trasferta di Bologna. Ad ospitare il team di Coach Art Briles nell’incontro di sabato sera alle 21 saranno i neopromossi Warriors, storica squadra del football nostrano tornata in Prima Divisione dopo un paio di anni d’assenza dalla massima serie. Nonostante le zero vittorie fatte registrare dai felsinei nelle loro cinque uscite stagionali l’impegno dei viola non sarà affatto semplice visto che la squadra bolognese ha sin qui espresso un apprezzabile livello di gioco contro alcune delle formazioni più quotate del torneo. I gigliati saranno quindi chiamati ad una prova di grande intensità per provare ad invertire la rotta dopo le due sconfitte di misura giunte contro Seamen Milano e Giants Bolzano e rilanciare la loro corsa nell’intento di agguantare la miglior posizione possibile in classifica prima dell’inizio della fase ad eliminazione diretta che condurrà i due schieramenti più meritevoli sono all’Italian Bowl.

La parola passa quindi a Leonardo “Zio” Gabriele. Il Co-Defensive Coordinator viola ha offerto alla #GuelfiFamily il suo personale punto di vista sulla partita in programma sabato sera.

Dopo le due sconfitte contro Seamen Milano e Giants Bolzano la trasferta di Bologna appare molto fondamentale in vista dei play-off. E’d’accordo?
“Sicuramente l’impegno in casa dei Warriors è davvero importante per noi. Veniamo da due sconfitte consecutive giunte con stretto margine contro i team più forti del campionato e questo sabato saremo chiamati a dare continuità alla nostra crescita, perché, nonostante le battute d’arresto, la squadra gigliata ha avuto un’evoluzione positiva di partita in partita”.

Warriors ancora senza vittorie in questo campionato di ritorno in Prima Divisione. I felsinei hanno però sfoggiato un bel gioco nella prima metà di regular season e sarebbe un errore pensare a un match facile per gli Estra Guelfi Firenze.
“I bolognesi sono un team formato da ottimi interpreti italiani ed i loro import sono capaci di fare la differenza. Prendiamo per esempio la loro ultima partita, persa contro i Panthers Parma: i felsinei hanno faticato, ma sono comunque riusciti a segnare due volte con il loro RB a stelle e strisce (James Flanders, ndr). Stiamo parlando di una squadra pericolosa, da prender con le molle. Contro i nostri prossimi avversari abbiamo già fatto uno scrimmage durante la preparazione al torneo e sappiamo bene quanto sono compatti e ben allenati”.

In difesa sta emergendo in maniera importante un giovane rookie italiano come Andrea Poglietelli. Da Coach molto esperto cosa ne pensa del classe 2000?
“Poglietelli ha un potenziale davvero importante, ha grande passione per questo sport e si impegna tantissimo. Nella prima metà della regular season ha già portato un contributo positivo alla squadra e sicuramente dovremo continuare a lavorare su di lui. Questo prodotto del settore giovanile può essere impiegato con risultati degni di nota sia da Defensive End sia da Linebacker, però in questo secondo ruolo ha bisogno di migliorare considerevolmente sulle coperture, anche vista la sua mobilità. Questo primo campionato con i grandi gli porterà grossi benefici anche negli anni futuri”.

Con l’arrivo di Coach John Franco lei ha messo un po’ in secondo piano il suo ruolo di coordinatore della difesa per concentrarti sui Linebackers e sul Kicker, come stanno andando le cose?
“Con Coach Franco mi trovo molto bene ed il dialogo fra noi due è sempre soddisfacente. Viste le sue capacità ed il maggior tempo a disposizione sono ben felice che sia lui a condurre la difesa. L’ex allenatore della IUP sta facendo un lavoro eccelso ed in particolar modo mi ha colpito la sua capacità nello scouting e nel preparare le partite. Io mi limito ad allenare i Linebackers, che stanno disputando un buon campionato e seguo da vicino Francesco Camorani. Il nostro giovane Kicker è cresciuto molto dall’anno scorso, anche grazie alla fiducia che ripone in Steve Franco, Long Snapper ed in Silas Nacita, che si preoccupa di piazzare la palla correttamente per facilitargli l’impatto. Le statistiche del classe ’98 sono davvero importanti e la sua assenza si è fatta sentire molto a Bolzano, dove avrebbe potuto darci quei pochi punti in più che, forse, ci avrebbero concesso di battere in volata i Giants”.

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