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Le prime due gare della Finale di Coppa del Mondo di Roma inizia con le vittorie della statunitense Kimberly Rhode nello Skeet Femminile e dell’australiano James Willet nel Double Trap.
La pluricampionessa olimpica di Atlanta 1996, Atene 2004 e Londra 2012, medaglia d’argento a Pechino 2008 e medaglia di bronzo a Sydeny 2000 e Rio de Janeiro 2016 ha sfoderato una altro degli assi nascosti nelle più che capienti maniche e si è portata a casa la sua seconda Coppa di Cristallo dopo quella centrata a Al Ain nel 2011. Per salire sul gradino più alto del podio ha dovuto regolare la cinese Meng Wei nel medal match più importante con lo score di 16 a 15, costringendo l’avversaria al secondo argento in una finale di Coppa del Mondo (il primo nel 2014 a Gabala, nedr).

Podio sfiorato dalla Campionessa Olimpica Diana Bacosi. Per provare a guadagnarsi la medaglia di bronzo la tiratrice del Gruppo Sportivo dell’Esercito ha dovuto prima affrontare la compagna di squadra e amica Chiara Cainero, argento a Rio, nello shoot-off di ingresso al medal match, vinto con +6 a +5, ed ha poi gareggiato contro la thailandese Sutiya Jiewchaloemmit, perdendo lo scontro diretto con lo score di 15 a 14.
Quinta, dunque la friulana del Corpo Forestale dello Stato, già Campionessa Olimpica a Pechino 2008, mentre la terza azzurra in gara, Simona Scocchetti (Esercito) di Tarquinia (VT), è partita male con un brutto 19/25 ed ha chiuso in ultima posizione con 65.
Passando al Double Trap, insieme a Willet sul podio sono saliti anche l’americano Jeffery Holguin ed il maltese William Chetcuti. Nulla di fatto per gli azzurri Marco Innocenti di Montemurlo (PO), argento a Rio 2016, e Alessandro Chianese (Marina Militare) di Casandrino (NA), rispettivamente decimo con 134 ed undicesimo con 132.
In gara oggi anche lo Skeet Maschile. Bene entrambi gli azzurri impegnati. Dopo i primi 50 piattelli la classifica provvisoria premia con il primo posto Gabriele Rossetti, Campione Olimpico di Rio, l’unico ad aver raggiunto il punteggio di 49/50 , e con il secondo Tammaro Cassandro, salito fino a quota 48 con lo svedese Stefan Nilsson e l’egiziano Azmy Mehelba.

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