Fisurf
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Si è svolta domenica scorsa 27 novembre a Roma, nella Sala riunioni del Coni Lazio, la prima assemblea della Federazione Italiana Surf dopo l’ingresso dello sport nel Programma olimpico di Tokio 2020, deciso dal CIO lo scorso mese di agosto. Nella sua relazione, il presidente Alessandro Di Spirito ha evidenziato il percorso che la Federazione dovrà intraprendere a partire dai prossimi mesi.
Verrà incrementato il numero di eventi previsti sul territorio nazionale, rispetto ai 30 del 2016, e si punterà al tempo stesso a una maggiore partecipazione degli atleti anche alle competizioni internazionali.
Sarà completata la rete dei delegati regionali e una particolare attenzione verrà riposta nella promozione, migliorando le strutture delle Scuole, che saranno anche valutate in base al numero dei tesserati, all’attività agonistica svolta, alla formazione degli istruttori e al loro essere stanziali o itineranti. L’obiettivo per il 2017, secondo il presidente Di Spirito, è passare dagli attuali duemila a 10 mila tesserati. “Un traguardo assolutamente alla nostra portata – afferma – considerando l’interesse che registriamo ad ogni evento che viene proposto con al centro la tavola da onda. Si tratta di uno sport entusiasmante a contatto con la natura. Ma anche il SUP, stand up paddling (nato anch’esso alle Hawaii, ancor prima del surf), l’altra disciplina che ricade sotto l’egida della federazione, è in grande ascesa.” La Fisurf è attualmente nell’Osservatorio CONI delle Nuove Discipline Sportive, in attesa di un riconoscimento ufficiale che spiani la strada verso una progettualità a lungo termine e un programma olimpico strutturato di preparazione ai Giochi di Tokio 2020.

L’asso azzurro. La Fisurf ha ufficializzato la notizia di qualche giorno fa: l’ingresso di Leonardo Fioravanti, il più forte surfista italiano di tutti i tempi, nel circuito Samsung Galaxi WCT della World Surf League. Un traguardo raggiunto dopo la scalata delle World Qualification Series battendo, da campione del mondo under 18, due leggende del surf come Kelly Slater e Adriano de Souza. Oggi per il quasi diciannovenne Leo, nato e cresciuto con le onde di Cerveteri, che Le Monde ha ribattezzato “petit genie”, grande speranza azzurra per le Olimpiadi, arriva la consacrazione nell’Olimpo dei big rider, la massima competizione alla quale un surfer possa aspirare.

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