“Un successo del sistema atletica”. Con queste parole il presidente della FIDAL Alfio Giomi sottolinea i risultati azzurri maturati in questa prima parte della stagione, culminati in un luglio internazionale di emozioni forti tra gli Europei U23 di Gavle e la rassegna continentale U20 di Boras, e infine negli Assoluti di Bressanone illuminati dal 2,33 nell’alto di Stefano Sottile nella giornata conclusiva.
Presidente, che momento sta attraversando la nostra atletica?
“Gode di buonissima salute. Non esiste un merito specifico: se oggi abbiamo un’atletica giovane e brillante il merito è di una serie di fattori che posso sintetizzare nel ‘sistema atletica’: il successo parte dal lavoro delle società, caposaldo del sistema; dalla crescita del binomio tecnico-atleta, dal lavoro in periferia delle strutture tecniche territoriali, dagli importanti investimenti sul settore tecnico e dai progetti mirati sui singoli atleti, che sono fondamentali, un esempio su tutti Jacobs e Camossi trasferiti a Roma. Questo lavoro ha bisogno di trovare, e sta trovando, il sostegno necessario per emergere a livello internazionale. Oggi si vedono in maniera palese i risultati di un lavoro avviato da anni dalla FIDAL. È la strada giusta e continueremo”.
Gavle, Boras, Bressanone: qual è il filo conduttore?
“Bressanone ha detto che i nostri giovani sono diventati protagonisti tra i grandi: non c’è dubbio che sia in atto un ricambio generazionale, mai tanti atleti giovani hanno ben figurato nei campionati italiani assoluti. Si era già capito dalle trasferte internazionali delle scorse settimane, emozionanti perché l’Italia è stata protagonista come atteggiamento e non soltanto per le medaglie. Penso al numero complessivo di finalisti e alla fortissima capacità di essere squadra, in pista e sugli spalti. Soprattutto Boras, con il record dei 5 ori e delle 11 medaglie, ha dato a tutta l’atletica europea l’immagine di un’Italia bellissima”.
Alcuni azzurri di punta sono ai box in questo periodo: come stanno Tortu, Tamberi e Vallortigara?
“Tortu ha avuto un infortunio muscolare di non lievissima entità correndo a Stanford i 100 metri in Diamond League: riguardando il video della gara, si vede che sbanda e in un appoggio tocca quasi la linea della corsia. Nei giorni successivi si è fermato per un periodo di assoluto riposo, poi ha ripreso la riabilitazione e grazie alla grande professionalità del suo staff e al suo lavoro intensissimo si può dire che sia in fase di guarigione. Purtroppo non possiamo pensare di convocarlo per gli Europei a squadre di Bydgoszcz, contrariamente a quanto previsto per una frazione della staffetta 4×100. Il recupero prosegue ed è tale che ci fa essere ottimisti per un pieno utilizzo ai Mondiali di Doha. Su Gianmarco Tamberi, dico che una serie di piccolissimi infortuni ne hanno ritardato la condizione ma siamo certi sarà pronto per Doha ed è bellissimo che uno dei competitor sia Stefano Sottile. Nel caso di Elena Vallortigara, è previsto il suo rientro ai primi di settembre: sta recuperando da un infortunio molto serio”.

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