Ernesto Calisti è intervenuto stamattina ai microfoni di Radiosei nella trasmissione Sei Volte Buongiorno. Con la Lazio dal 1984 all’87, il difensore si è espresso sulla stagione dei biancocelesti e sugli obiettivi alla portata degli uomini di Simone Inzaghi. «Il primo anno in A feci bene, ma nonostante una squadra forte retrocedemmo con Giordano, Laudrup, Batista e D’Amico. La Lazio di oggi è una buona formazione ma senza ricambi all’altezza e la vedo da terza fascia perché è stato un mercato insufficiente. Al massimo potrà lottare per l’Europa League. Abbiamo perso Candreva e Klose, dietro invece siamo migliorati sperando che de Vrij regga. Immobile invece va messo in condizione di fare bene e al momento la Lazio non mi sembra che ci sia riuscita. Forse il 4-4-2 potrebbe essere un modulo da provare, inserendo Keita accanto al centravanti azzurro. Bastos? Si è presentato bene. Ha arginato Higuain nell’uno contro uno e lo vedo bene accanto a de Vrij, l’olandese riesce a far giocare bene chi gli accanto. Anche Lukaku ha fatto bene, ha fisico e gamba e può crescere». La Lazio ha preso gol su calcio piazzato: come schierarsi per evitare di prendere gol? «Io vengo da una generazione dove marcavamo quasi sempre a uomo. Ora con la zona per gli attaccanti è più facile. La Lazio deve lavorare molto, più attenzione nelle coperture e maggior comunicazione nel reparto. Perché tutti giocano a zona? Forse i difensori non sono bravi nella marcatura a uomo ed allora si preferisce mantenere la zona».
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Ernesto Calisti: “Più deboli in attacco, più forti in difesa sempre che de Vrij regga”
