Droni
Tra un mese “Roma drone 2016” sull’aeroporto dell’Urbe

La pandemia ha fatto un’altra vittima: il nuovo Regolamento europeo sui droni, che sarebbe dovuto entrare in vigore dal prossimo 1 luglio in tutti i Paesi della UE, Italia compresa, è stato rinviato all’1 gennaio 2021. La Commissione Europea ha infatti deciso di posticipare di sei mesi l’attuazione delle nuove norme comunitarie per l’impiego di queste macchine volanti in ambito professionale e anche amatoriale. Una decisione che non è stata accolta positivamente dalle migliaia di piloti e operatori nel nostro Paese, che vedono così allontanarsi ancora l’attesa unificazione e semplificazione normativa. Sarà questo il tema al centro del prossimo appuntamento di “Roma Drone Webinar Channel” (RDWC), il nuovo canale in live streaming dedicato a normativa, tecnologia e business dei droni. La terza puntata, sul tema “Droni, in attesa del Regolamento”, vedrà la partecipazione al dibattito di dirigenti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), dell’European Union Aviation Safety Agency (EASA) e della società italiana D-Flight, che gestisce la piattaforma online per la registrazione dei droni, oltre ad alcuni esperti del settore e giornalisti specializzati.

Il nuovo Regolamento europeo non distingue più tra droni professionali e droni amatoriali. La differenza riguarda invece le categorie dei singoli droni, suddivisi a seconda del peso e non dell’impiego. Una grande novità riguarda l’introduzione delle cosiddette “Open Category”, che ad esempio consentono di pilotare un drone del peso non superiore ai 250 grammi senza il patentino e solo con la registrazione, sorvolando persone (ma non assembramenti) e anche in aree urbane dove sia consentito. I centri storici delle città, ad esempio a Roma o a Milano, sono sempre “no fly zone” e dunque, per poter volare, è necessario ottenere le previste autorizzazioni dalla locale Prefettura e dall’ENAC. Altra novità del Regolamento sono le “Specific Category”, che riguardano l’utilizzo di droni di maggiori dimensioni anche volando oltre la linea di vista del pilota, il cosiddetto “BLVOS”, ad esempio per missioni di ispezione o monitoraggio di grandi infrastrutture come i tralicci per il trasporto dell’energia, le tubature per la distribuzione del gas o le reti ferroviarie e autostradali.

“C’è ancora molta incertezza nella drone community italiana sugli effetti dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo, nonostante queste nuove norme possano davvero rappresentare un’occasione di semplificazione e di liberalizzazione del mercato, anche in Italia”, sottolinea Luciano Castro, direttore di RDWC. “Questa puntata del nostro canale in streaming, perciò, avrà proprio l’obiettivo di aprire un confronto diretto tra i rappresentanti delle istituzioni e alcuni esperti e portavoce delle aziende e degli operatori italiani, che dopo il blocco per la pandemia da coronavirus si augurano di poter tornare presto a far crescere questo settore”.

Il canale RDWC è promosso da “Roma Drone Conference”, il maggiore evento italiano dedicato alla drone community italiana, giunto alla 7a edizione e organizzato dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè srl, in collaborazione con l’ENAC, l’Università Europea di Roma e l’associazione AOPA Italia – Divisione APR. La partecipazione a RDWC è gratuita: il pubblico in collegamento potrà commentare o porre domande via Facebook, che saranno girate agli ospiti. Le prime due puntate del 26 maggio e del 9 giugno scorsi hanno superato ad oggi le 3mila visualizzazioni. Main sponsor dell’iniziativa è D-Flight, mentre gli sponsor sono Aerovision, DJI – Authorized Retail Store, Dronisport.it e ReD Tech. Media partner ufficiali sono invece Quadricottero News, Dronezine e Drone Channel Tv. Il supporto tecnico per la regia e la diretta streaming è a cura di Meway srl (www.meway.it). Ulteriori informazioni su www.romadrone.it.

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