Il giorno più lungo per Filippo Magnini. Ma anche quello della liberazione. L’ex nuotatore azzurro, accusato di favoreggiamento, uso o tentato uso e somministrazione o tentata somministrazione di sostanze dopanti per i suoi rapporti con il medico nutrizionista Guido Porcellini, ha raccontato la sua “verità” ai giudici del Tribunale nazionale antidoping di Nado Italia. «Ho raccontato semplicemente la verità e ora sono tranquillo. Che sono totalmente estraneo ai fatti», ha specificato un Magnini apparso più rilassato e soddisfatto al termine dell’udienza durata quasi quattro ore. I giudici hanno deciso di prendersi ulteriore tempo e fissato la sentenza per il 6 novembre. Per l’ex campione del mondo dei 100 sl, il procuratore Pierfilippo Laviani ha chiesto la squalifica di otto anni.

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