Dopo essersi cucito sul petto, nella passata stagione, il titolo tricolore di classe TCDS, quella riservata alle vetture DSG, il passaggio alla categoria maggiore del TCR Italy prevedeva, almeno sulla carta, un inizio di stagione votato all’apprendistato.

Denis Babuin invece ha sorpreso tutti, in una griglia che vedeva all’Autodromo Nazionale Monza oltre una trentina di concorrenti provenienti da diverse nazioni oltre che dall’Italia.

Il passaggio alla nuova Audi RS3 LMS TCR, messa a disposizione da Bolza Corse, si è rivelato consistente sin dalla prima sessione di prove libere dove il pilota di Azzano Decimo firmava la quarta prestazione, a sette decimi dall’olandese Langevel, ripetendosi poi nella successiva tornata dove la prima punta della compagine polesana riusciva a rosicchiarne altri due.

Prese le misure Babuin disegnava il proprio capolavoro, andando a cogliere la pole position in qualifica, precedendo di cinquantasei millesimi Langeveld e di novantaquattro Tamburini.

“Abbiamo lavorato bene durante le due sessioni di prove libere” – racconta Babuin – “e, con i ragazzi di Bolza Corse, siamo riusciti a trovare il giusto setup, nonostante le condizioni meteo non fossero delle migliori. Siamo stati bravi, sia a trovare il giro buono che il giusto assetto.”

“Chi se lo immaginava” – gli fa eco Paola Bolzoni (presidente Bolza Corse) – “di poter esordire nella massima categoria del TCR Italy con una pole position. Incredibile. Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti i nostri avversari ed addirittura Audi Sport ci ha fornito un ingegnere, arrivato direttamente dalla Germania, per supportarci. È stata una soddisfazione stupenda.”

Dalla gioia per la prima casella stagionale alla doccia fretta di gara 1 dove Babuin non riusciva ad inserire la prima marcia, allo scattare del semaforo verde, trovandosi presto nelle retrovie e non riuscendo ad andare oltre una venticinquesima posizione finale che regalato tanto amaro.

Persa l’occasione di sfruttare la pole nella prima sfida del Sabato si passava all’inversione di griglia, dei primi otto qualificati, per la gara 2 domenicale e l’azzanese, cercando di non finire stritolato nell’imbuto della prima variante, perdeva inizialmente alcune posizioni per poi dare vita ad una bella rimonta che lo vedeva archiviare la prima tappa stagionale al quinto posto.

“Peccato per non aver sfruttato la pole position” – aggiunge Babuin – “ma non si è inserita la prima marcia al via e siamo rimasti fermi al palo. In gara 2, dopo l’inversione della griglia, abbiamo cercato di partire cauti. Trovarsi alla prima variante, in mezzo ad oltre trenta avversari, non era semplice. Bastava una toccatina e rischiavamo di gettare all’aria un altro risultato utile per il campionato. Il livello di questo TCR Italy è davvero impressionante. Quello italiano ha il maggior numero di partecipanti, rispetto agli altri nel mondo. È naturale che dispiaccia aver concluso così perchè, viste le libere e la qualifica, avevamo il potenziale per dire la nostra, già dal primo weekend. Siamo però contenti perchè abbiamo capito che siamo molto competitivi.”

 

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