Fisco
Fisco

La Camera dei Deputati ha approvato la conversione in legge del decreto fiscale. Il provvedimento contribuisce in modo consistente alla manovra di bilancio in corso di attuazione, portando una dote iniziale di ben 4 miliardi e 260 milioni di euro per il 2017. Le maggiori entrate derivano da misure finalizzate a migliorare il rapporto tra lo Stato e il contribuente, attraverso un ruolo attribuito all’amministrazione fiscale che si sta evolvendo da mero ricevitore passivo di dichiarazioni fiscali, sottoposte a controlli successivi, a promotore della tax compliance dei contribuenti mediante l’acquisizione e la processabilità in tempo reale delle informazioni riguardanti le transazioni commerciali e i connessi pagamenti operati dalle aziende.

«Le principali novità del decreto fiscale – sottolinea l’onorevole aretino Marco Donati – sono: la rottamazione delle cartelle fiscali, la chiusura di Equitalia, l’eliminazione degli studi di settore e numerose semplificazioni fiscali. Obbiettivo del provvedimento è rendere più semplice e collaborativo il rapporto tra fisco e contribuente e alleggerire le procedure burocratiche a carico di cittadini, imprese e associazioni. È stata confermata, inoltre, la norma sul rientro dei capitali che lo scorso anno ha consentito al nostro Paese di recuperare molte risorse».
Il decreto abolisce, infatti, a decorrere dall’1 luglio 2017, Equitalia nella forma di società per azioni, facendo transitare le sue funzioni all’istituenda Agenzia delle Entrate-Riscossione. Vengono eliminati sia le sanzioni che gli interessi di mora che avevano negli anni fatto lievitare gli importi delle cartelle esattoriali. Sono, inoltre, aboliti gli studi di settore e lo spesometro. In particolari i primi sono sostituiti da indici di affidabilità fiscale, mentre in sostituzione dello spesometro s’introducono una serie di misure per il recupero dell’evasione, a partire dalla comunicazione analitica dei dati riguardanti le fatture emesse e ricevute e le liquidazioni periodiche IVA.

Con la rottamazione delle cartelle esattoriali, si stabiliscono incentivi per la definizione in via transattiva delle controversie pendenti. Si riaprono inoltre i termini per la voluntary disclosure. Si disegna un fisco più snello capace di sfruttare meglio la rete internet e gli strumenti informatici. Si abolisce il tax day, distribuendo le scadenze fiscali nel mese di giugno. Il decreto stanzia risorse per il Fondo occupazione, per le missioni internazionali di pace, per l’ANAC, per il potenziamento della rete ferroviaria, per il settore agroalimentare e per le PMI, con particolare riferimento al microcredito. Si stabiliscono, infine, incentivi per il settore del cinema, dell’audiovisivo e per il sostegno ai settori giovanili delle società sportive.

Articolo precedenteCalcio, Colle di Fuori, Coppitelli: “Bello il confronto al vertice di domenica a Zagarolo”
Prossimo articoloCalcio, Serpentara, Piva: “Davanti non sbagliano, ma non dobbiamo mollare”