Si è svolta in un clima di grande gioia e partecipazione la festa finale del progetto “Lo sport entra nelle carceri” presso la Casa Circondariale di Rieti. L’iniziativa rientra nel protocollo “Coni e Regione, compagni di sport” per la promozione dell’attività motoria e sportiva per tutti, strumento di partecipazione e inclusione sociale. Su un totale di circa 400 detenuti del Nuovo Complesso del capoluogo sabino, ben 100 hanno seguito per due mesi un percorso sportivo, accompagnati dai tecnici federali di basket Stefano Martellucci e Giuliano Buccioli, della pallavolo Luca Giovannelli e degli scacchi Erminio Castaldi, coordinati da Emanuela Perilli.

Un percorso che non finisce oggi, come ha auspicato la Direttrice dell’istituto Vera Poggetti: “Ringrazio il Coni Lazio per averci coinvolto in questo progetto di cui abbiamo registrato giorno per giorno gli effetti positivi sui detenuti. Abbiamo scelto gli sport di squadra perché insegnano lo spirito di gruppo, riducendo i conflitti personali.” Anche il Garante regionale dei detenuti Stefano Anastasia ha avuto parole di elogio: “Il protocollo firmato da Coni Lazio e Regione è un’ottima iniziativa – ha affermato – l’opportunità di stare insieme seguendo regole chiare è un fattore di crescita e da parte mia c’è l’impegno affinché questo tipo di attività possa proseguire”. In rappresentanza del sindaco Cicchetti, ha parlato il Delegato allo sport Roberto Donati, un passato da velocista nella staffetta azzurra insieme a Simone Collio, Emanuele De Gregorio e Fabio Cerutti: “Da sportivo sono vicino a queste iniziative e come membro dell’amministrazione comunale sono pronto a sostenerle.” Il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, accompagnato dal Delegato di Rieti Luciano Pistolesi, dal presidente FSI Lazio Luigi Maggi e dal vicepresidente della FIP regionale Mario Arceri, ha chiuso il cerchio degli interventi ricordando l’importanza dello sport per tutti: “Questo è un diritto universale che non conosce confini né barriere. Portare momenti di distrazione e normalità anche nei luoghi di sofferenza è un segno di civiltà e il nostro obiettivo.” Poi è ripresa la festa, con l’assicurazione che le attrezzature servite oggi rimarranno in dotazione al carcere.
(foto Rietilife.com)

Articolo precedenteEuroPesi under 15 e under 17, Giulia Miserendino è campionessa Europea
Prossimo articoloFenice Pallavolo mette la seconda, battuto Orte al quinto