Un momento della cerimonia dello scorso anno
Un momento della cerimonia dello scorso anno

Il Circolo Canottieri Roma torna a celebrare il Giorno della Memoria. Domenica 29 gennaio, alle 10.30, nella sede di Lungotevere Flaminio 39, soci e ospiti del Circolo parteciperanno come di consueto a un evento sempre sentito e toccante.

Argomento principale della mattinata, proposto dal socio Italo Massimo Amati, saranno le vicende legate ai campi di concentramento che furono realizzati su suolo italiano e da cui cittadini di religione ebraica, apolidi e stranieri venivano poi assegnati ai campi tristemente noti al mondo. In particolare, anche grazie ad alcune testimonianze, si parlerà di ciò che avvenne a Ferramonti di Tarsia (Cosenza) e Campagna (Salerno).

Dopo il saluto del Presidente del Circolo, Andrea Tinarelli, che coglierà l’occasione per ricordare i soci Saverio Coen e Boris Landsman, periti nell’eccidio delle Fosse Ardeatine, e l’introduzione da parte dello stesso Amati, sarà la volta appunto delle testimonianze e del consueto cerimoniale che culminerà con le note di “Ani Ma’amin”, scritte dal rabbino cantore Azriel David Fastag sul treno verso Auschwitz e diventate il canto finale, il niggun con cui gli ebrei si avviavano alle camere a gas.

Con la legge 211 del 20/7/2000, il Parlamento italiano ha istituito questa giornata, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti “in modo da conservare nel futuro dell’Italia – si legge nel testo – la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.

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