Mauro Finetto
Mauro Finetto

Il 2016 della Unieuro Wilier Trevigiani si chiude con la partecipazione all’88° Piccolo Giro di Lombardia e al Tour of Almaty, dove Mauro Finetto ha raccolto la piazza d’onore e Alessandro Malaguti il quinto posto. In particolare il 31enne veneto all’ultima corsa in maglia bluarancio (l’anno prossimo correrà per la Professional francese Team Delko Marseille Provence KTM, ndr) ha chiuso alle spalle del kazako Andrey Lutsenko una corsa disputata in condizioni meteo molto difficili, sotto la pioggia battente e con una temperatura media di 6 gradi appena.
«Mi sarebbe piaciuto regalare un’altra vittoria a tutto il team che ha fatto tanto per me, purtroppo non ci sono riuscito. Non ho niente da recriminarmi perché credo di aver compiuto quasi un miracolo a tornare competitivo in così poco tempo dopo l’incidente, ma alzare le braccia al cielo una volta in più sarebbe stato l’ideale per ringraziare la squadra. – commenta Finetto dal Kazakistan. – Voglio mandare un ringraziamento speciale all’Unione Ciclistica Trevigiani che con il presidente Ettore Renato Barzi ha fatto un grande sforzo per avermi tra le sue fila, a tutti gli sponsor e in particolare a Marcello Guzzinati di Phonix Italia Srl che è il nostro primo tifoso, ovviamente a Mirko Rossato, a cui sono legato da un’amicizia che va al di là del ciclismo. Grazie a tutto lo staff: ai direttori sportivi Marco Milesi e Andrea Giacomin, al “Fuma”, Angelo, “Miglia”, Carlos e Mario con i quali ho condiviso trasferte a volte sofferte perchè i risultati tardavano ad arrivare ma fantastiche per l’ambiente professionale, amichevole e sincero di queso gruppo, tutt’altro che scontato. Ringrazio infine i miei giovani compagni che oltre alle loro grandi qualità atletiche mi hanno sempre dimostrato la loro lealtà e hanno spesso dato l’anima per me. Con molti di loro ho instaurato un profondo rapporto di rispetto e amicizia. Nonostante l’infortunio, che ha compromesso gran parte del mio 2016, grazie a questo fantastico gruppo di lavoro ricorderò questa stagione come la più bella da professionista».

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