Giuseppe e Gaia Abbagnale

Il sorriso di una donna non s’inventa né si costruisce. Sa essere ancor più bello di una magnifica domenica di sole sul Tevere. Il sorriso di una donna, soprattutto, nessuno deve permettersi di guastarlo. Mai. Forse è proprio questo il senso più profondo di “Via le Mani“, regata femminile, maschile e mista contro la violenza di genere che il Circolo Canottieri Roma ospita, entusiasticamente, da tre anni a questa parte sulle quattro edizioni fin qui disputate. Una regata che il Circolo, anche ieri, ha organizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Canottaggio e con HOW – Hands off Women, Associazione Nazionale Volontarie Telefono Rosa e ItalianAttori, grazie al sostegno di Energetic Source. Un evento che quest’anno aveva lo scopo di raccogliere fondi in favore del Centro Antiviolenza della sede di Avezzano della Croce Rossa Italiana impegnata nelle aree colpite dai recenti terremoti e rappresentata dall’amministratrice, la professoressa Maria Teresa Letta.

Passa in archivio una domenica bellissima, ma anche particolare per molte ragioni. Soprattutto per la terrificante scossa di terremoto che ha buttato giù dal letto mezza Italia, facendola ripiombare nel terrore. Inevitabile allora, in una giornata rivolta alle donne e alle popolazioni sconvolte dal terremoto, rivolgere più di un pensiero ai recenti avvenimenti.

Le donne dei Circoli storici della Capitale, gli uomini loro compagni di allenamento e in molti casi loro allievi quando c’è da imparare sul tema della caparbietà e del coraggio. Senza dimenticare i vip. Ieri, sul tratto di fiume antistante la sede di Lungotevere Flaminio 39, ce n’erano tanti. A partire dalla leggenda del canottaggio azzurro, oggi Presidente federale nonché ambasciatore di Telefono Rosa, Giuseppe Abbagnale, accompagnato dalla figlia Gaia. A dire il vero avrebbe dovuto sfidarla in barca, ma che teneri quei consigli da padre a figlia, storia e futuro del remo italiano, da consegnare prima della gara. E quanta simpatia nell’aiutare l’attore Gilles Rocca, autore del cortometraggio di successo “Metamorfosi” incentrato sul femminicidio, a prendere posto sulla jole.

Una fase della gara
Una fase della gara

Il resto l’ha fatto lo spettacolo del canottaggio e delle tante sfide andate in scena. La gara tra i vip è stata vinta dall’equipaggio Stabia, composto dal Direttore Tecnico del settore Canottaggio del Circolo ospitante Bruno Mascarenhas; dal suo ex compagno del quattro senza Pesi Leggeri bronzo ad Atene 2004, Salvatore Amitrano; da Salvatore Di Somma, Maurizio Cascone, Alfonso Schiano, Luigi Scala; dalla già citata Gaia Abbagnale; infine dall’attore e primo animatore del team, Gaetano Amato. Timoniere Gaetano Iannuzzi.

Battuta la barca “Azzurra” di ItalianAttori con a bordo lo stesso Rocca oltre a Roberto Ciufoli, Sebastiano Somma, Emiliano Ragno, Raffaello Leonardo e all’allenatrice del sodalizio giallorosso Elena Oroseanu. Al timone, Giulia Benigni. Responsabile: Ugo Scalise.

A dir poco avvincente la competizione dei Circoli che ha visto ben 19 barche al via. Nella categoria femminile, si è imposto l’equipaggio “Agnese” del C.C. Tre Ponti (Agnese Dezi, Chiara Sacco, Paola Capuani, Daniela Geissel, Roberta Pigliacampo, Natalie Arrowsmith, Maria Teofili, Francesca Marchionne; Cleonice Renzetti timoniere): 2’53”7 il tempo complessivo delle due finali disputate contro il C.C. Roma “Sigillò” (2’57”6). Nella finale B, vittoria e terzo posto finale per il C.C. Aniene “Paola” (3’00”4) sul C.C. Roma “Leonesse”(3’01”3).

Tra gli uomini, successo e timoniere Dario Fogo portato in trionfo per il C.C. Tirrenia Todaro (Luigi Venturi, Alessandro Mannucci, Mario Pientrantozzi, Luca Tufarelli, Rolando Zorzi, Andrea Coen, Stefano Brunelli, Massimo Gradella). Tempo totale 2’47”9, meglio del 2’50”5 del Tre Ponti “Duccio”, del 2’52”5 del Tre Ponti “Paolo” e del 2’59”1 del Tre Ponti “Marco”.

Il Tre Ponti (stavolta con Paolo Vaccari, Stefano Fiorini, Mario Zurlo, Chiara Sacco, Alessandro Ligi, Cleonice Renzetti, Roberta Pigliacampo, Natalie Arrowsmith; Monica Magini timoniere) si è poi rifatto con gli interessi, vincendo la gara mista. Primo posto in 2’47”5, secondo Tirrenia Todaro (2’57”9), terzo il C.C. Roma “Lupi” (1’33”2 il tempo della qualifica).

E tra un’amatriciana e l’altra gustata a fine gara (piatto certo non scelto a caso dall’organizzazione FIC e Canottieri Roma, quest’ultima rappresentata dalla socia Iris de Sanctis) i sorrisi di vincitori e vinti sul podio. Tra questi, come scritto in apertura, i più belli sono stati quelli delle donne del canottaggio. E lì non c’era coppa né trofeo che tenesse il confronto.

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