Giuseppe Matarazzo
Giuseppe Matarazzo

Il prossimo mese di maggio compirà 40 anni. Ma Giuseppe Matarazzo, una delle colonne della Prima categoria della Virtus Divino Amore, non poteva lasciare il gruppo capitolino proprio in questa stagione. «Ogni anno analizzo cosa è giusto fare dal mio punto di vista, considerata l’età. C’è stato un momento in cui ho pensato di smettere, ma parlando con gli altri elementi “storici” della Virtus Divino Amore ho pensato che continuare sarebbe stata la soluzione migliore».

D’altronde lui con questa maglia ha giocato anche in Eccellenza. «Questo è un club speciale per me e sarà parecchio strano non poter giocare al “Millevoi” in questa stagione. La società le ha tentate tutte per poter far giocare almeno la prima squadra nello storico centro sportivo del Divino Amore, ma non è stato possibile per i motivi noti a tutti». Nelle prossime ore il club romano comunicherà ufficialmente dove giocherà le partite di campionato, ma al di là dell’aspetto logistico Matarazzo sembra fiducioso per la squadra che sta nascendo.

«E’ un mix tra i reduci del vecchio gruppo e gli elementi saliti dalla Juniores. Alcuni ragazzi li conosciamo già perché sono stati convocati nel corso della passata stagione, altri sono nuovi e impareremo ad apprezzarne le qualità. Comunque al momento il nostro primo obiettivo dev’essere quello della salvezza, poi a stagione in corso vedremo se si potranno modificare i piani guardando ad altro». I tanti ripescaggi in Prima categoria potrebbero abbassare il livello medio. «Magari ci potrebbero essere meno squadre coinvolte per le primissime posizioni, ma credo che la Prima categoria rimanga comunque un campionato tosto» rimarca Matarazzo che conclude parlando dell’impatto con mister Paolo Lattanzio. «Lo conosco da tempo perché anche lui è un tecnico che ha allenato a lungo nel settore giovanile della Virtus Divino Amore, anche se personalmente non ci avevo mai lavorato assieme. E’ una persona dal carattere forte e dalle idee chiare, speriamo di poter fare bene assieme a lui».

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