Finalmente Yuri Fazi. Era stato uno dei più importanti acquisti estivi del Valmontone 1921 di patron Manolo Bucci, poi un infortunio al ginocchio lo ha costretto a box dopo pochissime partite in cui aveva già timbrato (contro la Virtus Roma Club alla seconda giornata). L’attaccante classe 1984, rientrato poco prima di Natale, domenica scorsa a Vicovaro è stato glaciale dal dischetto: “Nel calcio è bello prendersi anche queste responsabilità – dice Fazi – Meritavamo quella vittoria perché abbiamo giocato davvero un’ottima partita, una delle migliori da inizio stagione e non è un caso che è arrivata con l’organico praticamente al completo. Nel secondo tempo, però, abbiamo rischiato tanto sul calcio di rigore per i padroni di casa sullo 0-0, ma Provaroni è stato bravissimo”. Fazi inizialmente è rimasto in panchina: “Sono sincero, pensavo di giocare. Qualche anno fa l’avrei vissuta meno bene, ma comunque ho accettato la scelta del mister, concentrandomi nel dare il massimo per i minuti che mi sarebbero stati concessi. Credo che l’atteggiamento giusto debba essere questo perché tutti possiamo essere importanti. Io non sono ancora al 100%, ma ora credo di stare abbastanza bene”.

Domenica si conclude il girone d’andata e per il Valmontone 1921 c’è il super big match contro il Rocca Priora Rdp capolista con sette punti di vantaggio: “E’ sicuramente un’ottima squadra, basta guardare i nomi della rosa e nello specifico del reparto offensivo. Non si ha una classifica come la loro per caso. Ritroverò con piacere il mio ex compagno di squadra Scacchetti, uno dei giocatori migliori del panorama dilettante e un ragazzo d’oro, con lui ci sentiamo frequentemente. Partita decisiva? Se dovessimo perdere sarebbe pesante, pur mancando ancora un intero girone di ritorno alla fine del campionato”. La chiusura di Fazi è sul progetto del Valmontone 1921: “La società ha mantenuto tutte le promesse fatte, cercheremo di regalare loro le soddisfazioni che meritano. Se si riuscisse a tornare a giocare al “Gelsi” entro fine stagione sarebbe veramente la ciliegina sulla torta”.

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