Il 13 luglio annunciò di avere la leucemia. Ieri Sinisa Mihajlovic, tecnico del Bologna, è tornato in conferenza stampa per fare il punto della situazione: «Cito Vasco, io sono ancora qua. Non mollerò. Alla malattia e sul fronte del lavoro. Cercherò di esserci il più possibile», dichiara l’allenatore serbo a un mese esatto dal trapianto di midollo osseo.
Oltre ai medici, Sinisa ringrazia infermieri, società, staff, calciatori, amici. Ma soprattutto la famiglia. «Mia moglie: ti amo, sei l’unica che ha più carattere di me. E i miei figli: siete la mia vita, eravate pronti a donarmi il midollo per salvarmi la vita e non è scontato».
Si commuove, Mihajlovic, si interrompe a volte. «Ma le lacrime le ho finite in questi 4 mesi e mi sono rotto di piangere». Sinisa vuole riprendersi la propria vita, a cominciare dal Bologna. Nella consapevolezza della propria umanità: «Non sono un eroe», ripete.