La federazione calcistica scozzese è intenzionata a vietare ai babycalciatori sotto i 12 anni di colpire il pallone di testa a causa dei rischi di demenza in età adulta. Lo segnala l’associazione Headway che combatte le malattie degenerative. «Alla luce del recente studio condotto dall’Università di Glasgow, che ha segnalato che i calciatori professionisti hanno un rischio 3,5 volte più elevato di malattie neurodegenerative rispetto al pubblico in generale, è un argomento da tenere presente – spiega in una nota l’assocazione – È comprensibile che allenatori e genitori stiano cercando chiarimenti su questo problema. È quindi essenziale che vengano condotte ulteriori ricerche per comprendere appieno quali rischi, se ve ne sono, legati al colpire di testa un pallone moderno». La Scozia sarebbe il primo Paese in Europa ad attuare questa misura precauzionale, già in vigore negli Stati Uniti dal 2015, a seguito di clamorosi scandali di ex sportivi professionisti colpiti dalla demenza, in particolare nel football americano.

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