Maurizio Alfonsi
Maurizio Alfonsi

Il danno oltre la beffa. Una nuova tegola è caduta sul Racing Club che sta cercando di agguantare (almeno) un posto nei play out nel girone B di Eccellenza. L’ultima gara di campionato ha lasciato strascichi pesanti: la squadra di Ranieri, infatti, ha dovuto subire la rimonta del Colleferro da 2-0 a 2-3 e inoltre ha pagato anche a livello disciplinare con le espulsioni prima di Paolucci e poi (per doppia ammonizione) di Alfonsi, tra l’altro gli autori dei gol con cui la squadra ardeatina era arrivata all’intervallo in vantaggio di due reti.

«Sono davvero sorpreso e arrabbiato per la decisione di squalificarmi per tre giornate – dice il trequartista classe 1980 Maurizio Alfonsi – In carriera ho fatto diverse stupidaggini e l’ho sempre ammesso, ma in questo caso sono uscito dal campo senza dire nulla a nessuno e ora mi ritrovo un referto probabilmente dell’assistente che mi condanna in maniera assurda. Mi dispiace tantissimo non poter essere al fianco dei miei compagni in un momento così delicato di stagione». Il Racing Club valuterà in queste ore se presentare ricorso per la pesante squalifica del suo numero dieci che, tra l’altro, domenica avrebbe potuto rivivere quei “derby del Golfo” in cui è stato spesso protagonista con la maglia del Gaeta. «Non so che tipo di squadra ha il Formia quest’anno – dice Alfonsi -, ma conosco bene quella piazza e so che non è facile portare via punti da lì. Il Racing, però, dovrà cercare di rimanere tranquillo e tirare fuori tutto quello che ha».

Col Colleferro la squadra di Ranieri lo ha fatto per oltre un tempo prima di crollare sotto i colpi dei rossoneri. «Purtroppo non è la prima volta che ci capita di giocare un’ottima prima frazione e poi arretrare troppo il baricentro – rimarca Alfonsi – E’ chiaro che questo è un gruppo molto giovane e spesso paga un pizzico di inesperienza. Ma sono convinto che almeno un posto nei play out si possa agganciare, dobbiamo cercare di fare il massimo da qui alla fine della stagione anche perché almeno finora le altre non sono scappate». Il fantasista, in passato denominato “Magic Box” per le sue notevoli qualità tecnico-balistiche, conclude parlando dei suoi primi mesi al Racing Club. «Sono arrivato qui a dicembre dopo un contatto con l’ex mister Pino Selvaggio che conoscevo molto bene. Una volta conosciuto il presidente e tutto l’ambiente ci ho messo pochissimo ad accettare anche se non ho mai giocato campionati con l’obiettivo della salvezza. Qui, comunque, ho trovato una società sana che ci mette nelle condizioni giuste per poter giocare».

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