Nella giornata in cui l’Udinese regala praticamente lo scudetto alla Juventus battendo il Napoli 3-1, la Roma manda al tappeto la Lazio 4-1 e comincia a far tremare i polsi ai partenopei per quel secondo posto ancora appannaggio dei campani ma certamente più in bilico rispetto a ieri. All’Olimpico è Caporetto biancoceleste con le reti di El Shaarawy, Dzeko, Perotti e Florenzi che intervallano l’illusione griffata Parolo. Senza Totti e De Rossi, accantonati in panchina, Spalletti trova la quadratura del cerchio a una squadra che pare lontana parente di quella gestita fino a due mesi fa da Rudi Garcia, mentre dall’altra parte l’indice accusatorio viene puntato contro Claudio Lotito, col popolo laziale che al momento s’accontenterebbe dell’esonero di Pioli. Che ha meno colpe di quante glie se ne addossano, ma nel calcio funziona così.
A proposito del mancato utilizzo di Francesco Totti, Spalletti ha dichiarato che “sono il primo a essere dispiaciuto per non aver messo Totti in campo e lo dico da suo tifoso ancor prima che da allenatore. Ci potevano essere le condizioni, doveva fare la sua parte in campo oggi. Però poi quando mi rimetto a sedere in panchina devo considerare altre cose: ho giocatori quasi forti come Totti e devo tenere in considerazione tutti. Però ripeto, sono il primo a essere dispiaciuto”.
