“Sana competizione, lealtà e nobiltà dello sport devono essere tutelati. E’ inaccettabile che, come accaduto nel caso del Club Foggia Calcio, la norma venga artatamente travisata solo per poter cambiare le carte in tavola con il risultato che chi doveva vincere ha perso e chi invece doveva perdere ha vinto. I fatti sono noti quanto incomprensibili. La società pugliese era stata deferita lo scorso 15 maggio insieme a 37 soggetti tra dirigenti, calciatori e tecnici per avere reimpiegato nell’attività gestionale e sportiva, nel corso delle stagioni sportive 2015/2016 e 2016/2017, proventi di attività illecite. Nei giorni scorsi il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, si è pronunciato, nei confronti del club Foggia calcio infliggendo una penalizzazione di 15 punti per illecito sportivo da scontare nella stagione sportiva 2018/2019. Decisione che, oltre a disattendere la proposta sanzionatoria del procuratore federale che aveva chiesto nei confronti del Club Foggia Calcio l’applicazione della sanzione, prevista dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, consistente nella retrocessione all’ultimo posto del campionato di competenza, si pone in palese contrasto con la normativa che, espressamente, consente la penalizzazione sul punteggio nella stagione sportiva seguente solo e se la stessa risulti inefficace nella stagione sportiva in corso. E’ evidente che l’applicazione della sanzione alla stagione successiva ha garantito la permanenza della squadra del Foggia nel campionato di serie “B” vanificando totalmente l’efficacia della sanzione prevista ed assicurando al club un ingiusto vantaggio economico. Per queste ragioni ho depositato una interrogazione urgente a risposta scritta nella quale chiedo, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte e al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, che si proceda ad una richiesta di riesame della decisione adottata dal Tribunale Federale Nazionale in merito al caso Foggia alla luce delle richieste formulate dalla Procura Federale, in attuazione della normativa vigente e di quanto previsto chiaramente dal Codice di Giustizia Sportiva della FIGC. Consentire una tale stortura della norma, scaturente dall’ irrazionale interpretazione fornita dal Tribunale Federale fa correre il concreto ed attuale pericolo di lasciare trapelare uno spiraglio di impunità nella gestione illecita delle società che rischia di inficiare la correttezza e trasparenza delle regole poste a tutela della disciplina sportiva coinvolta oltre a penalizzare, in modo del tutto ingiustificato ed ingiusto, la legittima aspettativa di una società sportiva che, meritatamente, in luogo della società sanzionata, avrebbe potuto competere nel campionato di serie “B”. Nello sport, ed in particolar modo nel calcio che rappresenta socialmente un punto di riferimento importante, in termini di sana competitività, rispetto delle regole e sportività per milioni di italiani, situazioni come queste non dovrebbero mai verificarsi. Per queste ragioni mi auguro che la mia richiesta di riesame la decisione adottata dal Tribunale Federale Nazionale sul caso del Club Foggia Calcio sia accolta e soprattutto che giustizia sia fatta”.

Lo dichiara in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Sen. Claudio Fazzone

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