Da circa due settimane gli è toccato il gravoso compito di rilevare mister Domenico Tripodi sulla panchina del Colle di Fuori. Fabio Giovanatti, che con l’ex allenatore ha un forte legame e che ha svolto nella prima parte dell’anno il ruolo di preparatore dei portieri, sta cercando di trainare la squadra ad un tranquillo finale di stagione insieme al direttore sportivo Giampiero D’Innocenti che lo coadiuva in panchina la domenica e durante gli allenamenti. «Da dieci anni lavoravo nello staff del mister – racconta Giovanatti – e quando c’è stata la separazione tra Domenico e il club, sia lui stesso che la società mi hanno chiesto di prendere il suo posto anche per i tanti ragazzi che ci hanno seguito qui a Colle di Fuori e che fanno parte della rosa. Anche per questo non ci sono stati grandi stravolgimenti nei metodi di lavoro». Nelle prime due (difficili) partite, la squadra ha strappato un punto al Real Rocca di Papa terzo (1-1 in casa) e domenica scorsa ha incassato un k.o. per 6-3 sul campo del Praeneste quarto in una gara tutt’altro che negativa come potrebbe suggerire il risultato.
«Il match – sottolinea Giovanatti – è stato chiaramente condizionato dall’espulsione del nostro portiere Cicalissi dopo appena un minuto di gioco: dopo un brutto scontro con un avversario, l’arbitro ha rilevato un’espressione ingiuriosa del nostro numero uno e lo ha mandato sotto la doccia. Poco dopo abbiamo subito la rete dell’1-0, ma la squadra ha fatto un grande sforzo ed è riuscita a ribaltare il risultato con la doppietta di Consorti (un gol su calcio di rigore, ndr), poi il Praeneste ha di nuovo pareggiato i conti ed è tornata avanti prima dell’intervallo. A inizio ripresa, il gol del 4-2 ha chiuso il match: avevamo speso troppo e il gol di Halauca su rigore è servito solo ad accorciare le distanze». Nel prossimo turno il Colle di Fuori tornerà a giocare tra le mura amiche del Comunale contro il Castelverde. «Una squadra molto giovane che fa della corsa e della freschezza uno dei suoi punti di forza. Noi cercheremo di fare il massimo perché vogliamo vivere un finale di stagione senza sofferenze: meglio tenersi lontani dai bassifondi della classifica» conclude Giovanatti.