Sabato 6 maggio andranno in scena al Centro Pio XI, dopo la sosta pasquale, i quarti di finale della 11a edizione della Clericus Cup. In campo sacerdoti e seminaristi delle otto fra le 18 per la conquista del mondiale vaticano promosso dal Csi, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano. La detentrice del titolo Mater Ecclesiae sarà chiamata a superare l’ostacolo del Collegio Pio Latino Americano per proseguire il cammino nel torneo, ma priva del bomber messicano Alvarez. Occhi puntati poi sul classico derby mariano tra Redemptoris Mater ed il Sedes Sapientiae. I neocatecumenali sfidano il tabù Sedes, che nei due precedenti, ai quarti, li eliminò entrambe le volte. Per la coppa con il Saturno, c’è poi in corsa anche il Pio Collegio Brasiliano di padre Neymar che sfida i più quotati della Pontificia Università Gregoriana. Non mancherà di certo lo spettacolo tra campo e tribune, un’atmosfera di amicizia e sport tutto da vivere. Sarà sfida gianicolense tra i vicecampioni del Collegio Urbano, che vantano la porta inviolata ed un attacco micidiale, guidato dal bomber sudafricano Biata (autore di e la sorprendente Ucraina.

La squadra del Pontificio Collegio di San Josafat, all’esordio nel torneo, ha mostrato nella fase a gironi il suo carattere forte e la determinazione, ottenendo la qualificazione in extremis, ribaltando nei minuti di recupero, il San Paolo Apostolo. L’anima della squadra est europea è il centrocampista Vasyl Mychnukq, che inquadra il prossimo incontro, nell’orizzonte più grande, dello scenario che vive il suo Paese. «In Ucraina c’è la guerra con la Russia – dice il biondo seminarista – e, le nostre vittorie le vogliamo dedicare ai nostri soldati, perché molti di questi ragazzi sono nostri amici. Forse le nostre vittorie non risolveranno tutti i problemi però vogliamo dire che non sono soli, e che noi non li abbiamo dimenticati. Chiaramente  preghiamo tutti per la pace e la serenità nel nostro Paese e in tutti le zone del mondo dove c’è la guerra».

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