La Nazionale italiana di pallacanestro in carrozzina tra le prime sei del mondo, con la prospettiva di potersi giocare un quinto posto contro la vincente di Canada-Australia ed eguagliare il secondo miglior risultato della storia. Questo è l’esito dell’incrocio giocato e vinto con la Germania nel pomeriggio del 17 giugno: una reazione di orgoglio e carattere da parte di un gruppo che appena 24 ore fa si leccava le ferite per la bruciante – anche se prevedibile – sconfitta contro i campioni del mondo in carica della Gran Bretagna nei quarti di finale del Mondiale in corso a Dubai.

In campo lo stesso starting five scelto per l’inizio del quarto di finale con la Gran Bretagna, con Carossino e Tanghe titolari al fianco di Bedzeti e dei due punti 1.5, Raourahi e Saaid. Intensità subito alta nel primo quarto: la Germania parte tirando 4/4 dal campo, ma gli azzurri rispondono colpo su colpo, trovando anche il vantaggio sul 10 a 8 con un ottimo Carossino. Unico neo di un primo quarto giocato per bene dai ragazzi di coach Di Giusto è il secondo fallo di Raourahi, arrivato a circa un minuto e mezzo dalla fine di un primo periodo che si chiude sul 14 pari.

L’equilibrio in campo rimane pressoché perfetto anche ad inizio secondo quarto: le percentuali in attacco si abbassano da entrambe le parti e le difese in questa fase hanno la meglio. La Germania segna appena 4 punti nel secondo quarto (zero negli ultimi 7 minuti e mezzo), e l’Italia per la prima volta sale oltre il singolo possesso di vantaggio, prima con il piazzato a centro area di Bedzeti (22-18), poi con il primo tiro della partita di Papi, entrato sul finale di frazione (24-18), e poi ancora con il decimo punto della partita dello stesso Bedzeti, che vale il massimo vantaggio 26-18.

Nel terzo quarto la Germania parte con piglio diverso, soprattutto in attacco, costringendo la difesa azzurra ad un paio di falli terminali; ma l’Italia non perde lucidità nell’altra metà campo e il capitano Carossino sale in doppia cifra a referto con un paio di canestri pesantissimi. I tedeschi però in questa fase producono lo sforzo maggiore per tornare a contatto, ed in effetti riescono a tornare anche a soli 4 punti di distanza. L’Italia però, con l’ingresso di Giaretti per Papi, finisce meglio il periodo e arriva a 10 minuti dalla fine sopra di 7 (36-29).

Nella volata finale torna in campo lo starting five degli azzurri, con Tanghe che riporta il vantaggio nuovamente sul +9 a poco meno di 7 minuti dalla fine. E’ un ottimo Carossino a firmare il primo +10 a 5’21” dalla fine, con un bel taglio a centro area (42-32); la connessione tra il capitano e Bedzeti funziona anche nei momenti caldi del quarto, quando i tedeschi le provano tutte per riavvicinarsi: due giochi da tre di Bohme e poi di Halouski impediscono agli azzurri di chiuderla, e la Germania torna improvvisamente a soli 5 punti di distanza (44-39) a 3’20” dalla fine. Ma Carossino oggi è un fattore in attacco e un suo tiro al 24esimo secondo ridà agli azzurri il +7. Nell’ultimo minuto la Germania fa fallo sistematico ma l’Italia tiene, e alla fine può festeggiare una vittoria di orgoglio.

Ora l’ultimo atto di questo Mondiale, a finale per un prestigioso quinto posto (in calendario il 19 giugno, orario da definire) contro la vincente dell’incrocio tra Canada e Australia.

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