Pomeriggio di lanci a Tarquinia (Viterbo) nella seconda prova del Trofeo Simeon, con una delle migliori gare di sempre del disco azzurro per livello complessivo. In una sede di gara da sempre particolarmente propizia per i lanciatori, in tre volano oltre il 63,50 indicato come standard d’iscrizione per gli Europei di Berlino. Giovanni Faloci (Fiamme Gialle) sigla la sua migliore prestazione dal 2013 al terzo turno di lanci con 64,19, terza misura in carriera per il 32enne umbro che proprio a Tarquinia ha realizzato cinque anni fa il suo primato di 64,77. Netto il miglioramento di Nazzareno Di Marco, per la prima volta oltre i 63 metri: il 32enne marchigiano delle Fiamme Oro, con 63,62, aggiunge oltre un metro al personale di 62,38 ottenuto lo scorso luglio ad Ascoli Piceno ed entra nella top ten azzurra di sempre, al decimo posto. Il disco del tricolore Hannes Kirchler (Carabinieri) atterra invece a 63,55, quinta misura in carriera per il 39enne altoatesino. Da sottolineare anche la decisa crescita di Federico Apolloni (Aeronautica) che chiude al quarto posto in 62,76, con 98 centimetri in più rispetto al suo precedente personale.
IL DATO – Da quasi 34 anni non si assisteva a una gara di così alto livello medio in Italia. L’unico precedente con tre azzurri oltre i 63 metri risale al 30 giugno 1984 a Formia: Marco Bucci 66,96 (allora record italiano), Marco Martino 66,90, Luciano Zerbini 63,62.

Aniballi
Progresso per Valentina Aniballi (Esercito), tornata a incrementare il suo PB dopo tre anni. Lo fa per due volte: prima con il 58,72 del secondo lancio, poi con il 59,12 del quarto ingresso in pedana. Misura che rafforza il suo settimo posto nelle liste italiane all-time e che aggiunge 57 centimetri al precedente limite di 58,55 che risale al 2015, sempre sulla pedana di Tarquinia.

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