Tutto pronto. Vigilia mondiale a Doha, e classica conferenza stampa a Casa Atletica Italiana per alcuni dei protagonisti azzurri più attesi. Pronti, via: nel day 1 della rassegna iridata, scattano subito Filippo Tortu e Marcell Jacobs – che oggi compie 25 anni – sul rettilineo dello stadio Khalifa. Alle 17.05 italiane di domani (venerdì 27 settembre) le batterie dei 100 metri, la cui composizione si saprà soltanto dopo il preliminary round: “Sto molto bene, sono contento di come arrivo – le parole di Tortu – La stagione è stata lunga e complicata, soprattutto per l’infortunio di Stanford, e il fatto che i campionati fossero a fine settembre ha cambiato i piani di tutti. Sono già soddisfatto di essere tornato ma non sono affatto appagato e voglio concludere al meglio questa stagione. Con la staffetta 4×100 naturalmente puntiamo a raggiungere la finale e sarebbe una doppia gioia perché saremmo già qualificati per Tokyo. Purtroppo nei 100 non c’è Bolt: sarebbe stato un sogno correre contro di lui. Ma dico anche ‘per fortuna’: il primo posto non è già assegnato, credo che Coleman sia il favorito ma sono convinto andrà bene il britannico Hughes. Entrare in finale sarà molto difficile ma speriamo di farcela entrambi, io e Marcell”.

Gli auguri dei compagni di squadra all’uscita dell’Ezdan Hotel hanno accompagnato la vigilia di Marcell Jacobs: “Nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati un po’ di imprevisti – ricorda lo sprinter azzurro, con riferimento allo stop per il fastidio ai flessori della coscia destra – se oggi sono qua è perché sono pronto a dare il massimo. Ieri siamo stati allo stadio e abbiamo provato le partenze, l’impianto è bello, la pista è buona. La gara individuale non creerà nessun problema per la staffetta 4×100. Il dopo Bolt? Non c’è lui, ma c’è un certo Christian Coleman e poi molti altri sullo stesso livello. Spero che io e Filippo potremmo giocarci al massimo tutte le nostre carte”.

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