Il campione europeo di maratona Daniele Meucci ha vinto la Rimini Marathon in 2h16:16, crono che vale lo standard d’iscrizione per i Mondiali di Londra. “Sollevato!” Si definisce così, con un’evidente nota di sollievo nella voce, appena dopo il traguardo.

“Mi sono tolto un peso perché, anche se sulla carta fare il minimo era una formalità, la maratona è sempre una gara piena d’incognite. Non sai come andrà finché non l’hai finita”. Il portacolori dell’Esercito ha corso la 42,195 chilometri, disegnata in gran parte sul lungomare adriatico, con un passaggio di 1h09:04 alla mezza distanza e una seconda parte di gara più veloce (1h07:01), al ritmo di circa 3:10/km. Il momento decisivo fra il 28° e il 30° chilometro, quando si stacca Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso Celtic Druid), che alla fine sarà secondo in 2h23:51, e l’ingegnere pisano resta solo in testa alla corsa: “Da quel punto ho lasciato andare le gambe, senza spingere più di tanto ma aumentando progressivamente il ritmo. È stato un buon allenamento, in effetti ho deciso di correre qui a Rimini solo due giorni fa: il ritiro ai 10.000 di Marina di Carrara mi bruciava, perché ho buttato via un’occasione di correre in 28:20 e volevo rifarmi. Ora posso guardare con serenità alla gara iridata di agosto”. L’oro europeo di Zurigo 2014 quest’anno ha iniziato la stagione vincendo i Tricolore di cross a Gubbio prima di mettersi alla prova in due mezze maratone: la Stramilano conclusa in 1h03:43 (il 19 marzo) e la Praga Half Marathon in 1h02:17 (il primo aprile).

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