Straordinaria vittoria con record europeo per l’azzurra Eleonora Giorgi nella 50 chilometri di marcia alla Coppa Europa di Alytus, in Lituania. Al debutto sulla distanza, la 29enne lombarda con 4h04:50 migliora di oltre un minuto il primato continentale, portando a termine l’impresa in una gara condotta sempre in testa. Anche la spagnola Julia Takacs (4h05:46), seconda al traguardo, supera il precedente limite di 4h05:56 realizzato due anni fa conquistando l’oro ai Mondiali di Londra dalla portoghese Ines Henriques, oggi terza in 4h13:57. Medaglia di bronzo per la squadra azzurra grazie ai progressi della romana Mariavittoria Becchetti, undicesima in 4h26:10, e della bergamasca Federica Curiazzi, 15esima con 4h30:17. Tra gli uomini, con il francese Yohann Diniz a dominare (3h37:43), il team dell’Italia è quinto: a livello individuale nono Michele Antonelli (3h52:09) e 19esimo Marco De Luca (3h58:54), poi trentesimo Gregorio Angelini (4h30:26), mentre non completa la prova Andrea Agrusti che si ritira a quattro chilometri dal traguardo. Prima dell’arrivo della Giorgi era già scoppiata la gioia azzurra grazie a Riccardo Orsoni, vincitore nella 10 km under 20 (42:43). Un successo che ha trascinato la squadra maschile all’oro per team, grazie anche al sesto posto di Aldo Andrei (43:35) e alla nona piazza di Gabriele Gamba (44:19). Nel pomeriggio in programma le 20 km: alle 13.30 italiana quella maschile, alle 15.30 quella femminile.

“Sono davvero contentissima, è un’esperienza fantastica – le parole a caldo di Eleonora Giorgi, 29 anni, dottoressa in Economia alla Bocconi – È stata una gara inaspettata perché è successo un po’ di tutto. Faceva anche caldo, pensavo fosse più fresco, e per questo cercavo di bere acqua in ogni giro. Mi ha fatto piacere che sul percorso ci fossero tanti italiani a fare il tifo. Sono partita veloce, con un passaggio a metà gara intorno alle due ore: è perché avevo in testa di fare un tempo vicino alle quattro ore. Poi ho avuto un po’ di crisi tra il 25esimo e il 35esimo chilometro. Quando ho visto la spagnola Takacs che recuperava ho stretto i denti: non è facile in un momento di crisi mantenere un ritmo costante. Ci tenevo veramente tanto a questa vittoria perché mi sono preparata bene e non vedevo l’ora di cantare l’inno italiano. È un primo posto che significa veramente tanto: sempre più donne si stanno cimentando in questa disciplina, oggi eravamo in 30 e spero che IAAF e CIO cambino idea e la possano inserire alle Olimpiadi di Tokyo. Adesso vediamo quanto tempo ci vuole per recuperare questa 50 km, poi parlerò con il mio allenatore Gianni Perricelli e capiremo il percorso verso i Mondiali di Doha. Il successo lo dedico a lui, perché mi è stato vicino in questi anni, durante le vittorie, ma anche durante le sconfitte. Ecco, appunto: se oggi ho vinto è perché sono passata attraverso tante sconfitte”.

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