Grande prestazione di Gianmarco Tamberi ai Campionati Italiani Assoluti indoor di Ancona. Davanti al pubblico di casa l’azzurro supera 2,32 nel salto in alto al primo tentativo, seconda prestazione mondiale dell’anno dopo il 2,35 del giapponese Naoto Tobe, e migliore misura d’Europa. Gimbo, in un Palaindoor strapieno e mai così galvanizzato, migliora il primato stagionale di cinque centimetri e poi attacca i 2,34 con un secondo tentativo che promette benissimo. È la serata che aspettava da settimane e non ha tradito. Il 26enne delle Fiamme Gialle, primatista italiano e campione del mondo indoor nel 2016, decolla a 2,30 al secondo assalto e prende ancora più quota a 2,32, misura che in chiave Europei indoor di Glasgow (1-3 marzo) può raccontare qualcosa di prezioso. È un doppio progresso, alla terza uscita stagionale dopo il 2,26 di Karlsruhe e il 2,27 di sabato scorso a Banska Bystrica. Musica martellante e giochi di luci accompagnano la sua serata iniziata a 2,14, proseguita a 2,18, 2,22 e 2,26 senza intoppi. L’asticella si innalza al 2,30 e la vera gara comincia lì. È la seconda stoccata quella che va a segno, il pubblico si alza in piedi, il clima è di fuoco. Lo scenario migliore per accompagnarlo al 2,32 che non si fa attendere: primo salto, subito a bersaglio. Nelle ultime tre stagioni, cioè dopo l’infortunio del luglio 2016 a Montecarlo nella serata del primato italiano di 2,39, è la sua seconda migliore misura dopo il 2,33 della scorsa estate a Eberstadt. Tamberi vince il titolo di campione italiano in una gara che ospitava fuori classifica il messicano Edgar Rivera (2,26) e il greco Konstantinos Baniotis (2,22).

Le prime parole a caldo di Gianmarco Tamberi: “Grande serata, grandissima emozione. La misura è l’ultima cosa che conta ed è comunque una prestazione che fa sperare: me, in primis, e tutto il movimento. Mi piace essere concentrato, non mi accontento, a Glasgow tra due settimane voglio saltare qualche centimetro in più perché lo valgo. Il 2,34 è caduto di niente, agli Europei sarà più difficile senza tutta questa gente a sostenermi ma li porterò tutti quanti con me. L’importante è stato uscire da quel tunnel e vedere le tribune esplodere di entusiasmo. Una cosa del genere per l’Italia è una bellissima novità. E sulle tribune c’erano soprattutto tanti curiosi, non soltanto addetti ai lavori”.

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