Risultati al top e grandi sorprese nella nona tappa della IAAF Diamond League a Rabat, in Marocco. Nei 5000 femminili la keniana Hellen Obiri si impone con la migliore prestazione mondiale stagionale sulla distanza in 14:21.75 ma alle sue spalle viene battuto il record europeo ad opera di Sifan Hassan, olandese di origine etiope, con 14:22.34 per superare un limite che resisteva da dieci anni (14:23.75 della russa Lilya Shobukova nel 2008).

Ma l’altra notizia della serata è l’inattesa sconfitta di Mariya Lasitskene-Kuchina nel salto in alto. Dopo una grandiosa striscia di 45 vittorie consecutive, la russa campionessa del mondo sbaglia tre volte sulla quota di 1,94 e chiude terza a pari misura (1,90) con l’ucraina Tabashnyk, lasciando campo libero all’altra ucraina Levchenko (seconda con 1,94) e alla bulgara argento olimpico Mirela Demireva, che ha provato senza successo i 2,02 per aggiudicarsi la gara con una progressione senza errori fino a 1,94. L’ultima sconfitta della Lasitskene risaliva ai campionati russi del 23 giugno 2016. Le dichiarazioni della russa nel post-gara: “Sono dispiaciuta ma può succedere. Ho perso, nessun problema né infortuni, solo una giornata storta. Ora ho bisogno di tornare ad allenarmi lavorando duro”.

L’attesa sfida tra gli uomini più veloci del momento vede il gran ritorno di Christian Coleman che mancava in gara dalla sconfitta al Golden Gala e stavolta si prende la rivincita al fotofinish su Ronnie Baker, 9.98 (-0.4) per entrambi con un solo centesimo di vantaggio sul 21enne Noah Lyles, terzo in 9.99 con una spettacolare rimonta che però non basta per il successo. Tra gli altri risultati, l’olimpionica colombiana Caterine Ibarguen diventa capolista mondiale dell’anno nel triplo con 14,96 (+0.1) mentre anche il keniano Benjamin Kigen firma la world lead nei 3000 siepi in 8:06.19 come l’etiope Yomif Kejelcha (7:32.93 sui 3000 piani) e la sudafricana Caster Semenya (2:31.01 nei 1000). All’ultimo lancio l’estone Magnus Kirt sfiora i 90 metri nel giavellotto migliorandosi a 89,75.

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