Un altro grande riconoscimento per Filippo Tortu. Lo sprinter azzurro è stato incoronato “uomo dell’anno” nella serata dei Gazzetta Sports Awards, i premi annuali che celebrano le stelle dello sport nazionale. Per il giovane velocista arriva quindi l’ennesimo traguardo di una stagione straordinaria che l’ha già proiettato nella storia dell’atletica italiana. A soli vent’anni di età e con tutta una carriera ancora davanti. Il premio ribadisce l’eccezionale popolarità che Tortu ha raggiunto grazie al primato italiano di 9.99 nei 100 metri a Madrid, abbattendo il muro dei 10 secondi: un record che fino al 22 giugno portava il nome di una leggenda azzurra come Pietro Mennea.
Nell’iniziativa del quotidiano il sardo-brianzolo delle Fiamme Gialle ha superato il golfista Francesco Molinari, primo italiano ad aggiudicarsi un torneo major, e il nuotatore Alessandro Miressi, campione europeo dei 100 stile libero. Per vincere nella più importante delle tre categorie in cui era candidato: infatti aveva conquistato la finale anche della “best performance dell’anno” e della “rivelazione dell’anno”. È la prima volta che un protagonista dell’atletica riceve la massima consacrazione, in quattro edizioni dell’attuale veste “pubblica” che prevede la votazione condivisa con i lettori. Ma il premio della Gazzetta dello Sport ha una storia di 40 anni. Nell’albo d’oro, per l’atletica, al maschile spiccano i nomi di Pietro Mennea (1979 e 1980), Alberto Cova (1983 e 1985), Francesco Panetta (1987), Fabrizio Mori (1999) e Stefano Baldini (2004), mentre al femminile di Sara Simeoni (1978, 1980, 1981 e 1984), Laura Fogli (1988), Anna Rita Sidoti (1990) e Fiona May (1995).

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