“È stata una corsa entusiasmante”. Stefano Mei parla per la prima volta da presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, lui che di corsa se ne intende, re d’Europa nell’indimenticabile 10.000 di Stoccarda 1986: “È cominciato tutto quattro anni fa con il mio primo tentativo di candidatura, forse un po’ da incosciente, come ogni tanto sono. Stasera è il premio per i sacrifici fatti in questi quattro anni, e ha pagato l’attenzione che abbiamo dato al territorio con il mio gruppo Orgoglio del Riscatto, ascoltandolo e cercando di percepire le necessità“

Merito, parola chiave, ripetuta più volte anche nell’intervento in mattinata di fronte all’intero movimento dell’atletica italiana che si è ritrovato alla Fiera di Roma: “Credo che oggi sia stata premiata l’idea di mettere di nuovo in primo piano il merito – spiega – Nell’atletica, chi arriva un centimetro più in là, o un centesimo prima, vince. Deve essere così anche in Federazione. Per i ruoli di vertice abbiamo deciso, per questo, di esaminare curricula e fare colloqui personali, e penso che questo sia piaciuto alla gente. Voler dedicare una buona parte del bilancio al sostegno delle società e dei tecnici, e soprattutto alla formazione, ha influito”.

Subito al lavoro, non c’è tempo da perdere, l’atletica corre: “Da martedì vedrò il presidente uscente Alfio Giomi per il passaggio di consegne – informa Mei – Inutile far finta di niente, in Consiglio federale abbiamo 7 membri della corrente di Vincenzo Parrinello e 5 del mio gruppo. Dovremo trovare degli equilibri ma credo che se tutti terranno fede alla voglia di rinnovamento che hanno manifestato in sede di campagna elettorale, non ci saranno problemi. Amiamo tutti l’atletica e credo che questo prevarrà su tutte le logiche di schieramento”.

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