Un azzurro torna a essere protagonista nelle prove multiple in una grande manifestazione internazionale. Ai Campionati Europei di Berlino applausi per Simone Cairoli, decimo nel decathlon con il record personale di 7949 punti, 74 in più rispetto al precedente primato realizzato nella scorsa stagione. Ora è il quarto di sempre a livello nazionale. Era da 12 anni che un italiano non otteneva un risultato del genere e che non partecipava a questa gara in una rassegna continentale all’aperto, da Goteborg 2006 con William Frullani che nell’edizione precedente, a Monaco di Baviera nel 2002, si era piazzato al nono posto. Stavolta è salito alla ribalta il 28enne lombardo, che nella capitale tedesca ha vissuto due giornate e 10 gare da incorniciare, con quattro record personali (7,40 nel lungo, 48.77 sui 400 metri, 4,60 nell’asta e 59,62 nel giavellotto), accompagnati da altri due primati stagionali (2,05 nell’alto e 14.66 sui 110hs). Non è un atleta a tempo pieno, perché ha un lavoro da commesso part-time in un negozio di articoli sportivi, ma negli ultimi mesi si è preparato al meglio per questo evento dopo l’infortunio di un anno fa. L’ultimo decathlon completato dal portacolori della Lecco Colombo Costruzioni è stato quello del personal best a Gotzis (7875 nel maggio 2017), poi si è sottoposto a un intervento alla caviglia sinistra. Uno stop di breve durata perché quest’anno ha già confermato il titolo italiano dell’eptathlon in sala, la stessa specialità che nel 2017 lo ha visto in azione agli Europei indoor di Belgrado con il dodicesimo posto, e nella stagione all’aperto si è cimentato in diverse gare individuali. Risiede a Villa Guardia, in provincia di Como, e si allena principalmente a Canegrate sotto la guida tecnica di Andrea Calandrina.

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