Eliud Kipchoge e Caterine Ibarguen sono gli atleti mondiali dell’anno. Questo il verdetto degli IAAF Athletics Awards, per premiare il re e la regina del 2018 nello show a Montecarlo. Due coetanei, nati nell’84, e due prime volte: non aveva mai vinto un maratoneta, né una sudamericana. Il keniano ha demolito il record del mondo sui 42,195 chilometri a Berlino, con il formidabile crono di 2h01:39 e un miglioramento di oltre un minuto, proseguendo una carriera strepitosa in cui ha vinto dieci maratone sulle undici disputate, tra cui quella olimpica di Rio. Al femminile la colombiana ha messo a segno tre doppiette lungo-triplo sulle pedane dei salti: Diamond League, Continental Cup e ai Giochi centramericani e caraibici. Premiate anche le “Rising Star”, gli astri nascenti: l’astista svedese Armand Duplantis, che a 19 anni ancora da compiere è diventato il secondo uomo di sempre all’aperto (6,05) con il successo agli Europei di Berlino, e la statunitense Sydney McLaughlin, primatista mondiale under 20 dei 400 ostacoli con 52.75. Nella riunione del Consiglio IAAF, svolta oggi, assegnati a Budapest (Ungheria) i Mondiali del 2023 che quindi torneranno in Europa dopo le edizioni di Doha 2019 e Eugene 2021.