Lungo le vie di Milano è ricominciata la marcia di Eleonora Giorgi: “Per ora in strada e al parco, cercando di evitare gli orari di maggiore affluenza per evitare passanti e bambini in bicicletta – spiega la 30enne lombarda – Ho vissuto una sensazione di libertà, mi sembrava di essere al primo giorno di scuola. E per fortuna non c’è più la ‘caccia’ al runner che era diventato il capro espiatorio. Non sono ancora tornata ai ritmi pre-lockdown ma ho ripreso quasi a pieno regime e sabato scorso dopo un po’ di tempo ho rifatto una 20 km”. Distanza che sarebbe stata protagonista della seconda parte della sua stagione, in particolare ai Giochi di Tokyo, dove non è prevista la 50 km: “Mi è dispiaciuto tantissimo non poter marciare nella ‘cinquanta’ a Minsk nel primo weekend di maggio – osserva – l’obiettivo era ambizioso, scendere sotto le 4 ore”. Obiettivi che adesso sono da ricalibrare: “Intanto poter gareggiare sarebbe importante, per noi marciatori e anche per i maratoneti è più difficile rispetto agli atleti in pista: immagino un periodo di ritorno alle gare tra ottobre e dicembre, vedremo in che modo”.

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