Banska Bystrica sorride a Elena Vallortigara. La saltatrice azzurra dei Carabinieri centra 1,93 nel meeting slovacco di salto in alto, alla terza e ultima prova, aggiungendo sette centimetri all’esordio di mercoledì scorso a Udine (1,86), e poi conclude la sua giornata al quarto posto con tre tentativi molto incoraggianti alla misura di 1,96. Ma è soprattutto il pomeriggio del clamoroso 2,06 dell’ucraina classe 2001 Yaroslava Mahuchikh, a soli tre centimetri dal miglior salto di ogni epoca (Stefka Kostadinova ai Mondiali di Roma ’87, 2,09) e a due centimetri dal record del mondo indoor di Kajsa Bergqvist (2,08 nel 2006). In chiave azzurra, sei giorni dopo il debutto in Friuli Alessia Trost (Fiamme Gialle) trova un buon 1,90 (sesta) e sfiora l’1,93 del primato stagionale.

Per le azzurre il percorso è netto fino alla quota di 1,85, con salti ben eseguiti e riusciti al primo tentativo a 1,75, 1,80 e cinque centimetri più su. Uno e novanta è già una quota che le mette alla prova. Nei primi due assalti Vallortigara sfiora l’asticella con i polpacci e deve rimandare tutto al terzo, Trost a sua volta fa cadere l’asticella con i polpacci al primo e con le cosce al secondo, ma l’appuntamento con la misura non tarda alla prova conclusiva, pure con discreto margine. È il terzo salto quello che premia la vicentina anche a 1,93, dopo aver posto ottime basi nel secondo ingresso in pedana. La pordenonese invece abbozza il primo, cresce con la seconda cartuccia e nell’ultima possibilità a tradirla è soltanto il tallone che spinge giù l’asticella quando praticamente era fatta. Fuori, ma con risposte positive anche quest’oggi. Si sale: tre centimetri ancora e Vallortigara si confronta con l’1,96 del “minimo” olimpico già in cassaforte dallo scorso inverno. In ognuno dei tre voli a questa misura, che varrebbe anche lo standard per gli Euroindoor di Torun, fornisce impressioni incoraggianti da confermare nelle prossime uscite.

“Ero assolutamente consapevole che il mio valore non fosse l’1,86 di Udine – osserva Elena Vallortigara – e sinceramente penso che non mi rispecchi nemmeno del tutto la misura di oggi. Mi sento ancora un po’ insicura sul salto ma oggi ho saputo sfruttare la pedana, un po’ diversa dalle altre. Mi dispiace per l’1,96 mancato, perché ci stava, ma questo 1,93 mi dà fiducia, è la misura più alta da un anno a questa parte. Ora ci concentriamo sul lavoro e tornerò in gara agli Assoluti indoor di Ancona il 20-21 febbraio”. Più vicina la prossima tappa di Alessia Trost, in calendario per domenica 7 a Padova, prima di un nuovo viaggio internazionale a Lodz, in Polonia, venerdì 12. “Sono abbastanza contenta per le sensazioni – spiega – da questa gara mi porto a casa ancora più stabilità. Il lavoro va avanti”.

Articolo precedenteMotori, Scopel con l’Associazione Giocaconilcuore
Prossimo articoloMichele Bruno, il campione romano racconta il padel