Alfio Giomi
Alfio Giomi

Lo show è cominciato. L’incontro tra il presidente della FIDAL Alfio Giomi, il sindaco di Padova Sergio Giordani e il presidente di Assindustria Sport Leopoldo Destro ha dato simbolicamente il via all’edizione numero 110 dei Campionati Italiani Assoluti, in programma allo Stadio Colbachini fino a domenica. “Oggi a Padova salutiamo una delle edizioni più belle degli ultimi anni, almeno per due valide ragioni. La prima è data dalla freschezza e dalla ricchezza dell’atletica italiana: poche federazioni sono riuscite a gestire il lockdown come noi. La seconda è data dal valore particolare assunto dai Campionati Italiani in quest’anno complicato, non a caso tutti gli atleti di punta del movimento sono presenti e ognuno, sono sicuro, darà il meglio, perché questo è ‘l’appuntamento’ della stagione”, le parole del presidente Giomi -. Abbiamo la fortuna di essere a Padova, dove esiste una grande organizzazione e uno stadio adeguato. Ringrazio in primis Leopoldo Destro e Assindustria Sport, che guidano il comitato organizzatore, e assieme a loro tutta la città di Padova. Stamattina ho incontrato il sindaco Giordani e gli ho espresso personalmente il mio ringraziamento perché senza il supporto di tutti non sarebbe stato possibile essere qui”.

Una nota particolare riguarda la presenza del pubblico, essendo questo il primo evento sportivo aperto agli appassionati, ovviamente nel massimo rispetto delle norme di sicurezza e con ingressi contingentati (500 al giorno). “Solo un mese e mezzo fa non sarebbe stato pensabile avere spettatori. Ora ne abbiamo 500, è un inizio. Sono gli appassionati a cui aggiungere gli stessi atleti che fanno il tifo l’uno per l’altro in tribuna, i tecnici, i dirigenti e una copertura importante dei media – aggiunge Giomi -. Torniamo a vivere una dimensione vera. Lo stiamo facendo in una situazione complessa, nella maniera migliore possibile e con l’attenzione del mondo su di noi. È di pochi giorni fa la notizia che il nostro disciplinare per le corse su strada è stato presentato a 178 paesi durante un seminario di World Athletics: anche la New York City Marathon ci ha chiesto di poterlo acquisire per presentarlo alle autorità cittadine, ritenendolo il migliore. Abbiamo dimostrato di poter gestire un momento drammatico affrontandolo con creatività e flessibilità”.

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