L’Assocalciatori ieri ha espresso «perplessità tra noi condivise che riguardano soprattutto le tempistiche della ripresa della stagione e le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “Gruppo Squadra”». In caso di positività infatti di un solo tesserato tutta la squadra andrebbe in quarantena per due settimane.
Quindi l’Aic trova prematuro che il 13 giugno la Serie A riparta, ovviamente previo placet del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Dubbi anche sugli allenamenti e le presunte partitelle “3 contro 3” che avrbbe già svolto a Formello la Lazio di Simone Inzaghi trasgredendo in tal caso alle norme di sicurezza imposte dal protocollo.
«Se fosse vero mi dimetterei», dice il medico sportivo della Lazio prof. Ivo Pulcini che ora attende una smentita ufficiale da parte della società. La Lega calcio austriaca su questo fronte ha aperto un’indagine sul Lask Linz per aver infranto le regole sugli allenamenti durante la pandemia di Coronavirus. I club in Austria, così come in Italia, per ora possono solo tenere allenamenti a piccoli gruppi.
